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La rettitudine del Rettore: convegno migranti e identità di genere a settembre in Università

Il Rettore dell'Università di Verona Nicola Sartor ha deciso la data del convegno "sospeso" tra le polemiche e che si terrà comunque presso l'ateneo scaligero il prossimo 21 settembre

Definirlo un "caso internazionale" potrebbe sembrare eccessivo, ma se non altro giornalisticamente si tratta di un semplice dato cronachistico: la vicenda della sospensione e rinvio a data da destinarsi del convegno dedicato ai migranti perseguitati per il loro orientamento sessuale, previsto inizialmente per oggi 25 maggio 2018, presso l'Università di Verona, era arrivata ad interessare persino i cugini d'Oltralpe. Il quotidiano francese Liberation aveva infatti due giorni fa pubblicato un articolo dal titolo diretto ed eloquente "Una giornata di studi sull'asilo Lgbt censurata all'Università di Verona". In particolare, all'interno del testo vi si può leggere un appello firmato da diversi intellettuali di spicco, tra i quali Judith Butler e anche le italiane Simona Forti e Donatella di Cesare. Restando in casa nostra, anche l'Associazione dottorandi e dottori di ricerca italiani ha di recente diffuso una nota con la quale condanna recisamente la decisione di "sospendere" l'iniziativa, mentre dall'Università di Padova alcuni docenti del Master di studi interculturali hanno parimenti voluto esprimere la loro solidarietà agli organizzatori del convegno in questione.

La vicenda è piuttosto nota, ma vale forse la pena ripassarla: la giornata di studi "Richiedenti asilo. Orientamento sessuale e identità di genere" avrebbe dovuto tenersi oggi presso la facoltà di Giurisprudenza, ma il Rettore dell'ateneo scaligero Nicola Sartor ha preferito rinviarlo a data da destinarsi. Ufficialmente le motivazioni erano di impedire che il convegno venisse strumentalizzato da chi nei giorni scorsi vi si era con accanimento opposto, una scelta che però a molti è parsa costituire un arretramento dell'istituzione universitaria dinanzi a indebite pressioni provenienti dagli ambienti dell'estrema destra cittadina. Durante la puntata di "Diretta Verona" andata in onda su TeleArena ieri sera, il Rettore Sartor è tornato sull'argomento specificando meglio la sua posizione. La decisione di sospendere e rinviare il convegno sarebbe sorta dopo che la Digos aveva accertato l'iscrizione allo stesso da parte di «15 appartenenti a Forza Nuova» e altre persone definite dal Rettore «di opposizione». La tesi del Rettore di fatto ripropone dunque la ben nota e spesso abusata logica dei due "estremismi contrapposti", là dove però non si comprende bene "chi" fossero i cosiddetti soggetti «di opposizione». 

Ad ogni modo, il rinvio sarebbe dunque stato imposto al fine di «garantire l’incolumità degli studenti che avrebbero partecipato», citando il Rettore, a sostegno di tale argomento, anche il disdicevole episodio del 12 febbraio 2013 (confermando così una nostra iniziale supposizione), quando una lezione di storia si trasformò in un problema di ordine pubblico, tra fumogeni e volanti della polizia schierate all'esterno dell'ateneo. Lo stesso Nicola Sartor ha poi voluto precisare che l'Università non può in alcun modo essere ostaggio di soggetti politici esterni, ribadendo così il diritto di docenti e studenti di svolgere liberamente, nell'alveo della ricerca scientifica, le proprie attività:

«È di una assoluta gravità - ha dichiarato il Rettore durante la sua intervista televisiva - che qualcuno pensi di impedire che all’Università si svolgano attività che trovano tutela anche nella Costituzione come la ricerca e la sua divulgazione».

E dunque ora che succede? L'annuncio tanto atteso è infine arrivato: il Rettore ha infatti garantito, come peraltro già fatto in precedenza, che il convegno non è stato cancellato per sempre, ma che si svolgerà regolarmente in Università, specificando in questo caso anche la data, il 21 settembre prossimo. Nel frattempo, già oggi era stata programmata a Villa Buri la giornata di studi dal titolo "Protezione internazionale, orientamento sessuale e identità di genere", organizzato da quasi tutti i promotori dell'altro convegno, quello "sospeso", quasi perché tra gli assenti c'erano appunto l'Università di Verona e l'Ordine degli Avvocati di Verona. Una doppia assenza non da poco, unita al diverso titolo dell'iniziativa, che non aveva però impedito ad alcuni giornali di far confusione tra i due convegni, là dove gli stessi promotori della giornata di studi a Villa Buri avevano specificato a chiare lettere che «si è ritenuto organizzare tale evento nello stesso giorno in cui si sarebbe dovuto tenere la giornata di studi presso l’Università di Verona, poi disdetta per i noti fatti di cronaca, al fine di ribadire il diritto di libertà di espressione in un tema così attuale e spesso negletto quale quello della tutela dei diritti fondamentali, e, nella specie, dei richiedenti protezione internazionale per ragioni connesse all’orientamento sessuale e all’identità di genere».

Di seguito pubblichiamo integralmente la nota stampa divulgata in queste ore dall'Università degli Studi di Verona, in riferimento alla riprogrammazione del convegno in precedenza sospeso e ora rinviato al 21 settembre 2018:

«La giornata di studio "Richiedenti asilo, identità di genere e orientamento sessuale", prevista inizialmente per il 25 maggio, è stata riprogrammata dall’ateneo per il 21 settembre. La sospensione era stata disposta dal Rettore ritenendo che l’evento potesse provocare rischi per l’incolumità dei partecipanti.

Con questa decisione, come già annunciato nelle precedenti note stampa del Rettore, l’ateneo conferma la volontà di garantire la libertà di ricerca e di espressione in campo scientifico, sancita dall’articolo 33 della Costituzione Italiana. Ogni tentativo di bloccare lo svolgersi di attività didattiche o scientifiche in università è stato ritenuto un grave attacco a tale libertà. La riprogrammazione della giornata di studi è, dunque, la conferma dell’ incoraggiamento ribadito dal Rettore ai colleghi a proseguire nel loro lavoro di ricerca.

I contenuti scientifici della giornata saranno curati dai Dipartimenti di Scienze Giuridiche e Scienze Umane e si rivolgeranno a una platea di professionisti, operatori e studiosi. Parteciperanno anche relatori provenienti da altri atenei italiani e stranieri e i lavori si svolgeranno nell’aula magna del Dipartimento di Scienze Giuridiche. Il Rettore porterà i suoi saluti in apertura.

La giornata prevederà due sessioni distinte, una giuridica e una di scienze umane per discutere i risultati della ricerca svolta nell’ambito del Progetto di ricerca di interesse nazionale (Prin) 2015 dal titolo "Soggetto di diritto e vulnerabilità. Modelli istituzionali e soggetti giuridici in trasformazione".

L’ateneo provvederà alle misure necessarie per assicurare lo svolgimento dell’evento in sicurezza, tutelando la possibilità di dibattere le idee e le opinioni che caratterizzano le comunità scientifiche».

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