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Attualità Centro storico / Piazza dei Signori

«Restiamo liberi», in piazza anche a Verona contro la legge anti-omofobia

«Una proposta di legge liberticida», sostiene chi parteciperà alla manifestazione di sabato prossimo. Replicano le associazioni lgbt: «Volete restare liberi di essere omofobi»

«Restiamo liberi, stop alla legge contro l'omotransfobia». Sarà questo il grido di battaglia con cui alcuni cittadini scenderanno in Piazza dei Signori a Verona sabato prossimo, 11 luglio, alle 11. La protesta è chiaramente diretta alla proposta di legge di Alessandro Zan e di altri parlamentari, con cui si chiede di modificare il codice penale per punire l'omotransfobia così come si puniscono tutti gli altri comportamenti discriminatori in Italia. «Una proposta di legge liberticida» per gli organizzatori della manifestazione che si svolgerà anche in altre piazze del Paese.

«Liberi di essere omofobi», replicano alcune associazioni veronesi che invece difendono i diritti di omosessuali, trans e di tutti coloro che sono o che rischiano di essere discriminati per il loro orientamento sessuale o per la propria identità di genere. «Anche noi vi saremo, sabato in piazza - promettono il comitato Verona Pride, Piazza Pride 2020, Circolo Pink Verona, Non una di meno Verona, Satpink Verona e Padova e l'Arcigay Pianeta Milk - Ci saremo per osservare e capire se abbiano qualcosa di nuovo da dire, oltre la solita retorica. E ci saremo anche per fare informazione sulla nostra prossima manifestazione: Piazza Pride 2020, in programma sabato 18 luglio in Piazza Bra».

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(La locandina modificata dalle associazioni lgbt di Verona)

Ma i cittadini che scenderanno in piazza sabato prossimo hanno anche dei sostenitori; sostenitori anche interni alla politica locale. Il consigliere comunale di maggioranza ha presentato una mozione contro la proposta di legge dell'onorevole Zan. Il presidente di Famiglia e Futuro Filippo Grigoli è convinto che «l'Italia non sia un paese omofobo, ma tollerante e inclusivo» e per questo ha aderito alla manifestazione del movimento Restiamo Liberi. Dello stesso parere anche il consigliere regionale Stefano Valdegamberi che ha chiesto il ritiro della proposta di legge. E Claudio Corradi, del direttivo nazionale dei Giuristi per la Vita ha aggiunto: «Questa proposta di legge finirà per limitare libertà fondamentali, come quella di opinione, di credo religioso, di insegnamento, di educazione, di stampa e di associazione, su cui si fonda lo Stato democratico disegnato dalla Costituzione».

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