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Legittima la partnership tra Agsm e Csa Security. Respinto il ricorso al Tar

La sentenza del tribunale ha escluso la necessità di una gara pubblica per il contratto di partnership commerciale stretto tra le due aziende

Si è chiusa la vicenda legata al ricorso avanzato dalla ditta di vigilanza La Ronda contro Agsm e Csa Security per l'annullamento del contratto di partnership commerciale tra Agsm Energia e Csa Security.

Il Tar Veneto ha rigettato il ricorso - ha fatto sapere Agsm - dichiarando il difetto di giurisdizione. L'accordo di partnership commerciale e co-branding stipulato da Agsm Energia e Csa, alla luce del suo oggetto, fuoriesce del tutto dall'alveo applicativo del Codice dei contratti pubblici e pertanto l'individuazione del relativo contraente privato non è assoggettata alla disciplina dell'evidenza pubblica.

In sostanza la sentenza del tribunale ha escluso la necessità di una gara pubblica per il contratto di partnership commerciale tra Agsm Energia e Csa. Il contratto tra le due aziende è relativo alla fornitura ai clienti di Agsm Energia del servizio di sicurezza Sinecura da parte di Csa, servizio che prevede un impianto di allarme costantemente collegato alla centrale operativa con possibile intervento di autopattuglia. Le condizioni sono di favore perché prevedono lo sconto fisso di 10 euro sull'abbonamento mensile per il servizio.

Per noi trasparenza e legalità sono valori assoluti - ha commentato il presidente di Agsm Michele Croce - la sentenza del Tar ne dà atto e Agsm continuerà sul cammino dello sviluppo più forte di prima".

E il presidente di Csa Security Luigi Alfieri aggiunge: "non avrei potuto immaginare un esito diverso per questa vicenda".

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