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«Conti in ordine per il Comune di Verona». E tesoretto da 21 milioni

La giunta ha approvato il rendiconto di bilancio del 2023. L'assessore Bertucco: «Aumentate le spese in favore delle fasce più deboli e alle aziende partecipate. Ridotto in maniera importante l'indebitamento»

Una gestione finanziaria 2023 che ha registrato entrate decisamente straordinarie, grazie ad un incremento che è riuscito a superare anche gli ultimi risultati importanti raggiunti nel 2019, prima del Covid. È questo uno dei dati principali che balzano immediatamente all’occhio dall’analisi del rendiconto di gestione 2023, comprensivo di conto economico e stato patrimoniale dell’ente, illustrato dall’assessore al bilancio Michele Bertucco.

Il documento, approvato dalla giunta, dovrà passare l'esame del consiglio comunale per essere licenziato entro il 30 aprile.

Nel complesso Palazzo Barbieri chiude l'esercizio con un risultato per la parte dell’entrata corrente pari a 382 milioni di euro, in crescita rispetto al 2022 dove si è registrato un risultato di 368 milioni di euro.

«Il rendiconto 2023 - ha dichiarato Bertucco - chiude con i conti in ordine e con la messa a disposizione di un avanzo di amministrazione che potrà essere utilizzato da subito per investimenti per un importo di circa 21 milioni di euro. Una particolare attenzione è stata riservata al settore sociale con un importante aumento delle spese a favore delle fasce più deboli; alle aziende partecipate con lo stanziamento degli aumenti di capitale sociale a favore di Amia per 4 milioni di euro, e dell'aeroporto Catullo per 4,3 milioni di euro. Ridotto in maniera importante l'indebitamento del Comune passato da 146,6 milioni di euro del 2021 a 81,2 milioni di euro alla fine del 2023 e Verona è ancora una volta il primo Comune in Italia per i tempi di pagamento (13 giorni) nei confronti dei fornitori. Questi dati sono lusinghieri e confermano che il Comune di Verona ha saputo presidiare anche nell’esercizio 2023 un aspetto assolutamente strategico, garantendo una performance di assoluta eccellenza. Un Comune con un bilancio in salute che potrà fare investimenti importanti anche nel 2024».

La gestione si è conclusa con un avanzo di amministrazione di 232 milioni di euro (nel 2022 erano stati 207 milioni di euro), di cui parte accantonata pari a 115,6 milioni di euro, vincolata 63,5 milioni di euro, destinata agli investimenti 9,8 milioni di euro e disponibile 42,9 milioni di euro.

Si è registrato un incremento degli accertamenti per l’imposta di soggiorno, pari a 6,2 milioni di euro (5,1 milioni di euro nel 2022 e 2,1 milioni di euro nel 2021) e delle entrate da musei, pari a 6,7 milioni di euro (6 milioni nel 2022 e 3,2 milioni di euro nel 2021) e da Veronacard, pari a 2,5 milioni di euro (2,1 milioni di euro nel 2022).

I proventi derivanti dalla gestione dei beni comunali sono in netta ripresa. Nel 2023, gli accertamenti complessivi ammontano a 24,5 milioni di euro mentre nel 2022 erano pari ad euro 19,4 milioni. L’aumento si è registrato in particolare con riferimento al canone per le occupazioni edilizie e ai proventi da parcheggi.

I proventi derivanti dall’attività di controllo delle irregolarità ed illeciti ammontano a 28,1 milioni rispetto agli accertamenti registrati nel 2022 pari ad euro 27,4 milioni e a quelli registrati nel 2021 pari ad 18,7 milioni di euro.

L'accertamento dell'Imu per il 2023 è stato pari ad 88,5 milioni di euro, mentre quello relativo alla Tari è stato pari ad 51,4 milioni di euro, entrambi sostanzialmente in linea con il 2022. La quota per addizionale Irpef è accertata in 38,1 milioni di euro.

Per la spesa corrente, lo scorso anno sono stati impegnati 329,5 milioni di euro dei quali oltre 174,9 milioni per l’acquisto di beni e servizi, 54,5 milioni per trasferimenti correnti e 78 milioni per il pagamento del personale dipendente del Comune di Verona. Da rilevare maggiori spese in favore del sociale, con particolare attenzione ai servizi in favore dei minori, che registrano un +2,5 milioni di euro; disabilità, +1 milione di euro; anziani +300mila euro; accoglienza + 300mila euro. Crescono anche le risorse in favore della sicurezza, +420mila euro. La cultura passa da 18,4 milioni di euro investiti nel 2022 a 21,8 milioni nel 2023, a cui si aggiungono 400mila euro in più per il turismo.
Fra le principali spese in conto capitale, finanziate ed impegnate nel corso 2023 vi sono: 22,3 milioni (contributi Pnrr + avanzo amministrazione) per il recupero del compendio dell'ex caserma Santa Caterina e del forte, attualmente in fase di procedura di affidamento lavori; 2,2 milioni (contributi Pnrr) per la realizzazione dell’itinerario ciclabile tra Parona e Ponte Garibaldi, attualmente in fase di procedura di affidamento lavori; 1,8 milioni di avanzo destinati alle circoscrizioni per la manutenzione straordinaria non programmata di nidi e scuole di ogni ordine e grado; 1,6 milioni (avanzo + Pnrr) per integrazione del progetto di realizzazione del nuovo parco sportivo della Spianà; 1,6 milioni (avanzo) per il rifacimenti e completamenti di strade e marciapiedi delle circoscrizioni; 933.775 euro (avanzo) per i lavori di ristrutturazione dell'ex casa colonica del Saval. Inoltre, 800mila euro (avanzo) per interventi di mobilità sostenibile con realizzazione di percorsi ciclabili dedicati; 750mila euro per riqualificazione di aree verdi, campi gioco e cortili scolastici; 700mila euro (avanzo) per il restauro conservativo dell'Arsenale; 671mila euro (avanzo) per il Santa Marta a Veronetta.
Nel corso del 2023 è stata inoltre contabilizzata l’acquisizione al patrimonio comunale delle porzioni di Cinta Magistrali (San Zeno, San Giorgio ed ex fortino Porto San Giorgio) per un valore di 17, 7 milioni di euro.

Nell’esercizio appena concluso il Comune di Verona ha pagato i propri fornitori mediamente in 13 giorni, quindi, in media 20 giorni prima dello scadere delle fatture. Tale valore rappresenta il miglior risultato ottenuto dai Comuni appartenenti alla fascia di popolazione superiore ai 250mila abitanti. E nel 2023, fra fatture, contributi e stipendi, il Comune ha immesso liquidità nel sistema per un importo complessivo pari ad euro 443 milioni di euro, rappresentando in tal modo un volano per tutta l’economia del territorio.

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