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Filobus, tornano le proteste dopo gli alberi abbattuti in via Del Cero

Comitati e associazioni contrari alla filovia: «Era stato detto che col filobus sarebbero stati abbattuti 251 alberi, ma non è vero. Ne saranno sacrificati molti di più per un'opera inutile, dannosa e costosissima»

Nelle notti scorse non si è potuto circolare nelle due corsie di superficie di viale Dal Cero, a Verona, lungo il canale Camuzzoni in direzione Porta Nuova. Per poter dare il via ai lavori di spostamento dei sottoservizi e alle opere propedeutiche al collegamento dei due sottopassi, è stato necessario rimuovere le aiuole e gli alberi ritenuti d'intralcio. La decisione di procedere con il taglio degli alberi di notte è stata presa per ridurre l'impatto sulla viabilità.
Invece, a partire dalla prossima settimana, in via città di Nimes, in corrispondenza con l'incrocio con viale Dal Cero, la carreggiata sarà ridotta ad una sola corsia per senso di marcia per consentire la posa della nuova condotte.
Il tutto rientra nel progetto di creazione del filobus in città, come spiegato da Carlo Alberto Voi, direttore di Amt, società responsabilie della realizzazione della filovia. «Il collegamento dei sottopassi è l'opera viabilistica più importante realizzata a Verona negli ultimi trent'anni - ha detto Voi - e verrà fatta grazie alle risorse messe a disposizione della città da Opera Filovia. Prima di poter aprire il cantiere vero e proprio è necessario effettuare lo spostamento dei sottoservizi: infatti, all’interno dei parcheggi di via Città di Nimes si stanno già realizzando la nuove condotte fognaria e idrica; mentre sul lato di canale Camuzzoni vanno spostati altri sottoservizi, tra i quali linee elettriche di media tensione e fibra ottica».

Il taglio degli alberi in via Dal Cero, però non è passato inosservato alle associazioni che già aveva protestato l'estate scorsa per le piante tagliate in via Frà Giocondo, in zona Stadio, sempre per fare spazio ai cantieri per il filobus. I comitati San Paolo, No Filobus, Asma e Avatar degli Alberi, la onlus Verde Blu, la Lipu, il gruppo spontaneo FrOnda Verde e le associazioni OperaFilavia, Qua la zampa e Italia Nostra Verona hanno ribadito la loro posizione critica.

Sono stati abbattuti moltissimi alberi per consentire i lavori inerenti alla realizzazione di un'opera inutile, dannosa e costosissima: il filobus, che sta portando con sé enormi disagi alla cittadinanza e la distruzione del territorio e del paesaggio.
Crediamo che la nostra amministrazione abbia dato una pessima immagine di sé. Perché è stata fatta l'ordinanza di modifica viabilità solo il 10 febbraio? Perché è stata fatta uscire l'informazione alla cittadinanza il giorno stesso dell'inizio lavori? C'è un motivo preciso o temevate qualcosa?
A partire da luglio siamo stati accusati di divulgare fake news in merito al numero di alberi che dovevano essere abbattuti, abbiamo rilevato lo stravolgimento ambientale, la riduzione del benessere cittadino che tale taglio avrebbe provocato. Tali preoccupazioni sono state riportate anche nella Consulta per il Benessere degli Animali dove, il 25 luglio, Francesco Barini, presidente Amt, ha presentato un documento con l'elenco complessivo delle piante che sarebbero state abbattute per il filobus, per un totale di 251 alberi. Da allora Francesco Barini ha sempre sostenuto tale numero, accusandoci di fake news ogni volta che contestavamo questo dato. La realtà è che gli alberi oggetto di abbattimento sono molti di più, ad esempio gli alberi di via Dal Cero, come altri in altre zone, non erano compresi nell'elenco. Crediamo che tutti i cittadini debbano essere rispettati, anche quelli, e sono molti, la cui sensibilità rispetto all'ambiente è crescente e che pretendono responsabilità, lealtà, e sincerità. Avere un'amministrazione che nasconde la verità non ci piace.

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