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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Affitti aumentati nelle case popolari, protesta degli inquilini nella sede Ater

Tutti contro la nuova legge regionale sull'edilizia residenziale pubblica. Il Partito Democratico continua la sua raccolta firme. Bertucco chiederà al consiglio comunale di approvare una proposta di modifica

Un folto gruppo di inquilini delle case popolari di Verona ha protestato nuovamente ieri, 21 agosto, sotto al sede di Ater, l'agenzia regionale per l'edilizia pubblica. Lo avevano già fatto all'inizio di questo mese ed hanno promesso di rifarlo se le loro richieste non saranno esaudite dalla Regione Veneto.
Il problema è sorto con l'entrata in vigore della nuova legge regionale sulle case popolari, la quale ha introdotto un nuovo sistema per il calcolo degli affitti, con l'obiettivo di colpire i "furbetti" che occupano alloggi popolari pur avendo grandi possibilità economiche. Questo nuovo sistema ha portato però ad aumenti degli affitti anche considerevoli, i quali hanno interessato anche quei cittadini che non si possono definire "furbetti" e che senza una casa popolare rischierebbero di non poter più un tetto sopra la testa.

Presente per testimoniare la propria solidarietà, ieri, tra i manifestanti, anche il consigliere comunale del Partito Democratico Federico Benini. «Si vuol far passare il messaggio che gli inquilini siano "furbetti", quando questi ultimi sono solo una piccola parte e forse sono anche gli unici che non si vedranno aumentare gli affitti», ha scritto Benini sul suo profilo Facebook, ricordando gli appuntamenti per la raccolta di firme contro la nuova legge regionale sulle case popolari. Oggi, 22 agosto, le firme si raccolgono in zona Santa Lucia-Golosine, mentre sabato 24 agosto la raccolta firme si sposterà dalle 14 alle 16 in via Zancle.

A protestare contro questa legge non sono però solo gli inquilini veronesi. Anche nelle altre province, gli affitti nelle case popolari sono aumentati e questo ha portato anche altri cittadini veneti a lamentarsi. Tanto che ormai la Regione Veneto ha deciso di ascoltarli, cominciando una raccolta delle segnalazioni che proseguirà anche per tutto il mese di settembre. Ed anche Agec, l'azienda del Comune di Verona che si occupa di edilizia residenziale pubblica, si è mostrata aperta ad un confronto con i cittadini.

Infine, dalla parte dei manifestanti, c'è anche il consigliere comunale di Verona e Sinistra in Comune Michele Bertucco, che ha attaccato nuovamente la Regione Veneto.

Non è aumentando i canoni d'affitto dei più deboli che si individua chi fa il furbo e gode di un beneficio senza un reale bisogno e quindi senza averne diritto - fa sapere Bertucco - Questo lo devono fare Ater e Agec tramite opportuni controlli e verifiche. Invece con questa maggiorazione indiscriminata, che ha colpito il 70% dei nuclei familiari, pagano tutti, punto. L'ennesima ingiustizia nel Veneto di Zaia.
Per cambiare la situazione bisogna modificare la legge regionale e lo può fare anche il consiglio comunale di Verona presentando una proposta di legge modificativa. Alla ripresa dei lavori del consiglio comunale presenterò una proposta di modifica. In questo modo vedremo anche a Verona chi è più vicino ai più deboli e chi vuole veramente aiutare le persone in difficoltà.

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