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Piscine Lido, danni e macerie. Ass. Rando: "Impianti molto degradati, faremo il possibile"

Circa l'80% della pavimentazione della vasca centrale dovrà essere sostituito. Molti danni anche al resto delle strutture: "Valore affettivo importante, sarà una corsa contro il tempo"

«Solo una settimana fa, gli ex gestori, ci hanno riconsegnato le chiavi e queste sono le pessime condizioni in cui sono state lasciate le piscine Lido». A dirlo è l’assessore all’Edilizia sportiva Filippo Rando, in sopralluogo questa mattina al centro natatorio di viale Galliano, per verificare gli interventi che dovranno essere realizzati dal Comune per poter aprire le piscine in vista dell’imminente stagione estiva.

L’80 per cento della pavimentazione della vasca centrale dovrà essere sostituito, in quanto sollevato e pericoloso. Anche nella piscina dei piccoli la situazione non è migliore e il fondo dovrà essere rifatto per il 50 per cento. Le piastrelle rotte e rialzate a bordo vasca dovranno essere sostituite. All’interno della piscina olimpionica è stato trovato un cumulo di detriti, macerie, sassi e perfino scarponi da sci che dovranno essere rimossi.

Le Piscine Lido allo stato attuale - 8 giugno 2018

Bagni e spogliatoi sono stati oggetto di atti vandalici e dovranno pertanto essere ripristinati. Anche il verde, lasciato completamente all’incuria, dovrà essere sistemato. Verranno eseguiti i test agli impianti, per verificare il corretto funzionamento delle pompe e dei sistemi di riempimento.

«Ovviamente approfondiremo eventuali responsabilità ed inadempienze – ha proseguito Rando -, ma quello che ci interessa adesso è restituire ai veronesi il Lido e garantirne la funzionalità. Questa non è solo la piscina storica della città, ma anche il luogo in cui tante generazioni hanno passato le loro estati, hanno imparato a nuotare, uno spazio che per molti, come il sottoscritto, ha un valore affettivo importante. Sarà una corsa contro il tempo, ma faremo il possibile per riaprire almeno due vasche, quella centrale e quella dei bambini, e sistemare bagni e spogliatoi per garantire la fruibilità del centro natatorio. È davvero un colpo al cuore vedere lo stato di abbandono e degrado dell’impianto, così come ci è stato riconsegnato».

Tutta l’area che non potrà essere ripristinata, ossia quella della piscina olimpionica e della vaschetta piccola dei bambini, sarà transennata e messa in sicurezza per impedirne l’accesso. «Speriamo di non dover più rivedere il centro Lido in queste condizioni – ha concluso l'assessore all’Edilizia sportiva Filippo Rando –, per questo stiamo già valutando tutte le ipotesi affinchè torni ad essere la piscina dei veronesi. Ringrazio la Soprintendenza che, a prescindere da come si è conclusa nelle scorse settimane la vicenda, è sempre stata disponibile a collaborare con gli ex gestori, che qui dovevano realizzare il parco acquatico di Verona, investendo 3 milioni di euro e gestendo il centro fino al 2040». 

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