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Niente piscine Lido per questa estate. PD: "Circoscrizione trascurata"

I consiglieri democratici della terza circoscrizione attaccano l'assessore Rando e l'intera giunta. La Paglia e Ferrari: "Ora si cerchi una sinergia con le piscine Fin"

Filippo Rando, assessore all'edilizia sportiva del Comune di Verona, aveva annunciato che avrebbe fatto il possibile per riaprire le piscine Lido questa estate. Un possibile che evidentemente non è bastato perché le piscine Lido questa estate resteranno chiuse. Troppo il degrado sviluppatosi nell'abbandono, troppo oneroso il recupero e soprattutto troppo poco il tempo a disposizione per aprire almeno due vasche. Il triste epilogo per ciò che alcuni hanno definito un disastro amministrativo.

Sulla definitiva chiusura estiva delle piscine sono intervenuti i consiglieri comunali del PD Elisa La Paglia e di Verona Civica Tommaso Ferrari

Vogliamo ammettere che nella situazione attuale delle piscine comunali, dove il deficit di gestione è pressoché la norma, trovare la sostenibilità economica di un impianto come le Lido, che sta aperto soltanto tre mesi all'anno e che si trova a ridosso delle mura storiche della città, è una impresa titanica? - scrivono i due consiglieri - Ai cittadini della terza circoscrizione vanno dette due cose: la prima è che, grazie alle piscine Fin, hanno in casa già oggi l'impianto natatorio più bello della città, ideale per chi pratica sport; la seconda è che per risorgere come impianto "generalista", le Lido devono sì guardare alle piscine Fin ma non per replicare ciò che già c’è a 20 metri di distanza, bensì per integrarlo. L'ottica deve essere quella della sinergia, non della concorrenza. Il Lido può mantenere la sua funzione storica di aggregatore se, in sinergia con le Fin, si trasforma in luogo specificamente dedicato alle famiglie riducendo la superficie dedicata alle piscine in favore di attrezzature adeguate per la vita all'aperto e per l'intrattenimento dei bambini, quindi piazzole per pic-nic, aree barbecue e ristoro, impianti per giochi d'acqua, attrezzature per parco giochi. Il progetto di rilancio delle Lido deve essere un progetto di rilancio complessivo di quest'area che può servire anche una fetta notevole di utenza di San Zeno e del centro storico e che deve essere messa in grado di funzionare sull'arco di 12 mesi all'anno. Le stesse Fin avrebbero bisogno di ridurre alcuni punti deboli, ad esempio sulla sicurezza, e promuovere meglio la comunicazione e le attività collaterali.

E un commento duro rivolto all'attuale assessore Rando e a tutta l'amministrazione l'hanno espresso i consiglieri di terza circoscrizione del PD insieme al consigliere comunale Federico Benini.

A gennaio era stata depositata un'interrogazione all'assessore Rando per capire lo stato dell'arte al Lido - ricordano - Il tema era così a cuore dell’amministrazione che la risposta è arrivata ad aprile. Poi a giugno l'assessore svolge il primo sopralluogo dell'area, come se la cosa non fosse di sua competenza. Sempre a gennaio avevamo sollecitato l'amministrazione comunale a convocare un tavolo tra Comune e proprietà del Couver, in quanto da 4 anni l'impianto è chiuso. Ma anche qui la giunta ha glissato. La terza circoscrizione doveva diventare la cittadella dello sport, ma ci accorgiamo che la giunta ha le idee confuse. Pianifica un secondo palazzetto dello sport (a San Massimo), un campo da rugby, pensa di ampliare le piste da bmx, ma non è in grado di garantire una piscina comunale per la circoscrizione più grande della città.

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