Parco Natura Viva. Il freddo non impedisce ai tapiri di fare il bagno
«In estate vanno spesso nel laghetto ma con le temperature rigide di questi giorni, è un caso davvero eccezionale vederle giocare ad immergersi e riemergere dall’acqua»
Per una specie che ama nuotare, anche un primo pomeriggio di fine gennaio diventa l’occasione ghiotta per fare un bagno in compagnia. Ester e Alba, sorelle di tapiro sudamericano ospitate al Parco Natura Viva, hanno stupito anche la keeper che ogni giorno si occupa di loro: «In estate vanno spesso nel laghetto ma con le temperature rigide di questi giorni, è un caso davvero eccezionale vederle giocare ad immergersi e riemergere dall’acqua», raccontano dal Parco. Ed effettivamente, considerando che il 30 gennaio a Bussolengo la temperatura massima non ha superato 7°, non si può che concludere che la voglia di sguazzare fosse tanta e che un raggio di sole di passaggio abbia fatto il resto.
«Il tapiro sudamericano è un eccellente nuotatore che - tra Brasile, Argentina e Venezuela - predilige vivere tra le foreste tropicali di montagna e di pianura vicine ai corsi d’acqua», spiega Caterina Spiezio, responsabile del settore ricerca e conservazione del Parco Natura Viva. «Non solo li utilizza per rinfrescarsi, liberarsi dai parassiti e sfuggire ai predatori, ma riesce anche camminare sul fondo in immersione completa”. È tutto qui infatti il divertimento delle due sorelle, nate ad un anno di distanza e cresciute insieme al Parco Natura Viva: «Sin da quando la loro mamma concesse ad Alba di poter uscire a esplorare il mondo, Ester fu molto attenta e premurosa nei confronti della sorellina minore. Oggi, a un anno e mezzo di distanza da quel momento, vederle inseguirsi in acqua e giocare l’una al fianco dell’altra anche a dispetto del freddo, non può che renderci soddisfatti».
Una soddisfazione che nasconde una speranza: permettere a ogni esemplare di poter manifestare il proprio comportamento tipico significa allevare individui in grado - se ce ne fosse bisogno - di ripopolare il proprio habitat naturale e contribuire alla vitalità di una specie - quella del tapiro sudamericano - considerata “vulnerabile” di estinzione dalla Lista Rossa IUCN.
Nel frattempo al Parco, mamma Irene non ha manifestato alcuna intenzione di seguire le due giovani figlie in giochi tanto intraprendenti.