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Venerdì, 19 Aprile 2024
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"Parco della cultura urbana", lanciato il bando: cercasi «idee innovative»

Prende il via la fase operativa per la riqualificazione dell'area delle mura magistrali di viale Galliano, a Verona, che l'amministrazione comunale intende dedicare al tempo libero ed alle famiglie

L’idea al centro. Per un’opera innovativa sia nel risultato che nelle modalità in cui verrà realizzata. È il ‘parco della cultura urbana’ alle mura magistrali, in viale Galliano, lo spazio che l’amministrazione comunale di Verona ha deciso di dedicare al tempo libero delle famiglie veronesi e in particolare agli sport urbani, primo tra tutti lo skateboard.

PROGETTO INNOVATIVO - A Verona l’attuale piattaforma per lo skate board non solo è abbandonata, ma si trova in un contesto degradato, nonostante sia a due passi dal centro e vicina a quartieri vivaci come San Zeno e Borgo Milano. Da qui l’idea del consigliere Andrea Velardi che, con la mozione presentata a maggio dell’anno scorso, ha dato avvio all’iter per dotare la città di un’area di aggregazione per il tempo libero. Ottenuta l’autorizzazione sia del Demanio, proprietario dell’area, che della Soprintendenza, ora si passa alla fase operativa. Il bando per il concorso di progettazione è stato pubblicato in questi giorni, a fine maggio si saprà chi ha vinto e i particolari del progetto.

L’area sarà riqualificata pensando ai giovani e alla discipline più attuali tra di loro. Ampio spazio sarà quindi riservato allo skate board, al free style, al parkour, al slackline e al basket 3 per 3, per un luogo d’incontro moderno e dinamico, in linea con le grandi città europee. Non mancheranno elementi di arredo e i servizi, per rendere il parco vivibile e accessibile da tutti.

LA MODALITÀ DI PROGETTAZIONE - Per la prima volta, il Comune utilizza lo strumento del ‘concorso di progettazione’ e si avvale della collaborazione dell'Ordine degli architetti di Verona, che mettono a disposizione la piattaforma digitale per la pubblicazione dei bandi di progettazione. Quello per il parco della cultura urbana, infatti, è il primo bando telematico avviato dal Comune di Verona insieme agli architetti, una procedura innovativa che permette di abbattere i costi e di coinvolgere tutti i professionisti iscritti agli Ordini degli ingegneri e degli architetti, per una pluralità di partecipanti compresi i più giovani. Al professionista vincitore del bando verrà affidata la progettazione esecutiva e la direzione lavori.

Il concorso, realizzato grazie al contributo di AMT, prevede due fasi.
Nella prima, i professionisti saranno chiamati a pensare alla riqualificazione dell’intera area tra Porta Palio e Porta San Zeno, 4 mila metri quadrati nel vallo esterno alla cinta magistrale, lungo viale Galliano. I masterplan saranno quindi esaminati da una commissione specifica, che sceglierà i 5 migliori.
A questo punto si entra nella seconda fase, dove ai 5 finalisti sarà chiesto di entrare nel dettaglio della progettazione. Vista la particolare posizione del futuro parco, la progettazione dovrà anche prevederne l’integrazione e la connessione con lo spazio esistente, ovvero con la cinta magistrale, le due Porte cittadine Palio e San Zeno ma anche l’area delle piscine Lido, per una riqualificazione che sia il più armoniosa possibile e tenga conto del contesto in cui si inserisce.

TEMPISTICHE - I progettisti, compresi i più giovani alle prime esperienze, hanno tempo fino al 25 febbraio per presentare il proprio masterplan. I 5 che verranno selezionati dalla commissione, avranno tempo fino a maggio per produrre il progetto dettagliato. Prima dell’estate, quindi, si avrà certezza del vincitore e di come diventerà il ‘parco della cultura urbana’
I lavori per riqualificare l’area saranno finanziati dal Comune.

Soddisfatta l’amministrazione per il percorso avviato, martedì in sopralluogo in via Galliano con gli assessori ai Lavori pubblici Luca Zanotto e alla Pianificazione urbanistica Ilaria Segala. Presente anche il presidente della commissione politiche giovanili Andrea Velardi e per l’Ordine degli architetti di Verona il vicepresidente Matteo Faustini e Vittorio Cecchini, membro della commissione concorsi e bandi dell’ordine nazionale.

«È un progetto pilota, sia per il contesto in cui si inserisce sia per l’innovativa procedura, che ha due vantaggi: più veloce rispetto agli standard e coinvolge i giovani anche senza esperienza- ha detto l’assessore Segala -. È il primo tassello per la creazione del parco della cultura urbana di Verona e si inserisce tra gli interventi per una complessiva riqualificazione delle mura magistrali, che devono diventare luogo vissuto da cittadini e turisti».

«Ci aspettiamo tante proposte e soprattutto idee giovani e all’avanguardia – ha detto Zanotto -. Le premesse ci sono tutte, visto che si tratta di un’area con grandi potenzialità, i cui primi fruitori saranno i ragazzi e le famiglie. Vogliamo che diventi un parco vissuto a 360 gradi, dedicato principalmente agli sport urbani ma dove potranno tenersi anche eventi e iniziative, coinvolgendo i quartieri vicini e tutta la cittadinanza».

Parla di ‘grande risultato’ il consigliere Velardi. «Due anni di lavoro, ma ora l’iter è partito ufficialmente con tempi certi. Verona avrà il suo parco della cultura urbana, che non sarà solo skate park ma un’area di aggregazione per il tempo libero, che metterà finalmente fine all’incuria di un’area a ridosso dal centro. L’obiettivo è finire l’opera per il 2020, quando ai giochi olimpici parteciperanno per la prima volta le cosiddette discipline urbane, oggi sempre più praticate dai nostri giovani».

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