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Natale più dolce per i militari in missione di pace con la Pandora dell'Alpino

Il dolce tradizionale verrà anche distribuito sul territorio per una causa particolarmente ambiziosa: rimettere in piedi la chiesetta di Costabella, distrutta dal maltempo nell'autunno del 2018

Il dolce tipico del Natale veronese, griffato Dal Colle e confezionato con i colori dell’Italia, valica quest’anno i confini nazionali per raggiungere i militari italiani impegnati nelle missioni di pace all’estero. Circa mille confezioni dell’ormai tradizionale Pandora dell’Alpino sono arrivate nei giorni scorsi in Lettonia e in Libano, oltre che in Sicilia ai soldati del 6° Reggimento Bersaglieri impegnati nell’operazione Strade Sicure. In Lettonia, sono schierati i militari del 3° Reggimento Alpini mentre in Libano, da un mese esatto, la Brigata Aosta ha lasciato il passo alla Brigata “Granatieri di Sardegna”.
«Questi militari impegnati nelle missioni di pace, per mesi lontano dall’Italia e da casa, sono l’orgoglio del nostro Paese. E quest’anno abbiamo voluto dimostrare la nostra vicinanza attraverso questo gesto, simbolico ma molto significativo. Del resto, quella tra uomini e alpini – in armi e non – è una collaborazione proficua portata avanti quotidianamente anche attraverso iniziative congiunte di solidarietà», ha spiegato il presidente dell’ANA Verona Luciano Bertagnoli che venerdì mattina, al segretario generale David Favetta, al tesoriere Luigi Macchiella e al capogruppo di Legnago Maurizio Mazzocco, è stato ricevuto a Palazzo Carli, sede del Comando delle Forze Operative Terrestri di Supporto (Comfoter Spt.).
«I nostri ragazzi hanno bisogno di gesti come questo, di sentire la vicinanza della gente, di un gruppo e di un’associazione. Essere presenti nella quotidianità dei nostri militari all’estero è importante», ha sottolineato il Generale di Corpo d’Armata Giuseppenicola Tota, comandante del Comfoter di Supporto.
Al suo fianco, il colonnello Gianluca Dello Monaco comandante dell'8° Reggimento genio guastatori paracadutisti "Folgore". «Quella che celebriamo oggi è l’attestazione della consapevolezza nella gente dell’utilità del servizio che noi militari svolgiamo quotidianamente sia in Italia che all’estero», ha aggiunto Dello Monaco.
«Questa collaborazione in essere tra alpini e militari in armi e non, di cui anche il Comune è parte attiva, è un valore aggiunto per tutta la città», ha commentato l’assessore del Comune di Verona Marco Padovani.

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LA PANDORA DELL’ALPINO - Soffice e dolce, la Pandora dell’Alpino è stata arruolata per una causa particolarmente ambiziosa: rimettere in piedi la chiesetta di Costabella. La raccolta fondi natalizia della sezione scaligera delle Penne Nere per raggranellare risorse destinate alle opere di solidarietà è portata avanti dai duecento gruppi di tutta la provincia e del Mantovano. E quest’anno, le 18mila confezioni di Pandora, distribuite capillarmente in tutte le baite del territorio grazie al contributo della società STI Trasporti di Nogara, sono state vendute a tempo di record.
«Un successo importante che ci proietta già al prossimo Natale, che sarà quello dell’anno del Centenario, con nuove idee e progettualità», anticipa Favetta. Intanto, i proventi della raccolta 2019 saranno impegnati in larga parte per ricostruire la chiesetta sul Baldo andata letteralmente distruttuta dal maltempo dell’autunno dello scorso anno. Il progetto di ricostruzione, realizzato dall’ANA Verona e ora in fase di approvazione dagli enti preposti, entrerà nel vivo la prossima primavera. A meno di due anni di distanza dalla notte di vento fortissimo, con raffiche oltre i 150chilometri orari, che ha scoperchiato il tetto di rame, divelto tutte le vetrate e addirittura abbattuto parte della costruzione in muratura. Un disastro che accadeva a novembre 2018, nei giorni e nelle notti in cui oltre 400 volontari dell’ANA erano operativi e al lavoro nelle altre zone del Veneto duramente colpite dall’ondata di maltempo da cui ha avuto origine la tempesta Vaja. Una “fetta” della Pandora, inoltre, andrà a sostenere il progetto dell’ANA nazionale di ampiamento della scuola speciale Nikolajewka di Brescia.
Dolce a parte, per quanti volessero contribuire alla causa della L’iban del conto corrente aperto nella filiare di Corso Porta Nuova della BPM è IT68U0503411730000000020967.

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