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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Over 75 al centro di una ricerca per migliorare la qualità della loro vita

Lo studio vede collaborare Comune e Università di Verona, insieme a Istituto Assistenza Anziani e Pia Opera Ceccarelli: «Sono una fetta della società di cui non abbiamo molte informazioni. Ma ciò non significa che non vivano situazioni di solitudine o fragilità»

Anziani con più di 75 anni, autosufficienti, ma che vivono situazioni di criticità o fragilità, molto spesso di solitudine. Una fetta della società in aumento, sulla quale si hanno poche informazioni e per la quale invece il Comune vorrebbe intervenire con politiche mirate ed efficaci.

Ecco perché l’avvio di una raccolta di dati, scientifica, che porti ad un indice di conoscenza degli stili di vita degli anziani e dei fattori che ne condizionano il benessere. Numeri che, una volta analizzati, saranno usati per studiare e programmare politiche ad hoc ma anche per definire in modo più preciso il quadro anagrafico della popolazione veronese.

Si tratta di una ricerca innovativa, la prima realizzata in città, che vede insieme il Comune e l’Università di Verona e a cui hanno aderito anche l’Istituto Assistenza Anziani e la Pia Opera Ceccarelli.

Ora si tratta di mettersi al lavoro, raccogliere tutte le informazioni, analizzarle e confrontarle. Saranno coinvolti un campione di anziani (over 75), intercettato grazie al supporto del Comune, e un loro familiare della generazione discendente, identificati sulla base di indicatori di vulnerabilità e del coinvolgimento o meno in progetti di sostegno attivi sul territorio.

Quando il quadro sarà definito, sarà il momento delle valutazioni e della progettazione, per attuare quelle iniziative in grado di migliorare la qualità della vita degli anziani, con ricadute positive per tutta la comunità.

Verona è uno degli otto Comuni italiani compresi nel progetto sperimentale ‘Redisign- una comunità amica degli anziani fragili’, finanziato da Fondazione Cariplo e coordinato dall’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, in collaborazione con l’Università di Verona e quella del Molise, per una ricerca partecipativa che si propone anche di mettere a confronto le buone prassi in tema di politiche sociali attuate in Italia.

L’iniziativa è stata presentata venerdì dagli assessori alle Politiche demografiche Francesca Toffali e ai Servizi sociali Stefano Bertacco. Presente il professore Carlo Federico Perali dell’Università di Verona.

«Per il Comune questa ricerca significa poter definire ancora meglio il quadro anagrafico della città – afferma l’assessore Toffali -, un’opportunità che cogliamo al volo e che segue i recenti aggiornamenti sui dati demografici della popolazione».

«Se per gli anziani non autosufficienti o con gravi problemi, il nostro Comune è tra i migliori per servizi e assistenza – ha aggiunto Bertacco -, gli over 75 autonomi sono una fetta della società di cui non abbiamo molte informazioni. Ma ciò non significa che non vivano situazioni di solitudine o fragilità. È verso di loro che vogliamo indirizzare interventi mirati».

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