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Alta Velocità, L'Onlit chiede un riesame urgente della Tav Brescia-Verona

L'Osservatorio nazionale liberalizzazioni infrastrutture e trasporti ha scritto al ministro Toninelli e ha replicato al vicepremier Salvini, il quale aveva definito dannoso un eventuale blocco della Tav

In una lettera al ministro dei trasporti Danilo Toninelli ed in replica al vicepremier Matteo Salvini, il quale ha dichiarato che sarebbe dannoso fermare l'Alta Velocità Brescia-Verona, l'Osservatorio nazionale liberalizzazioni infrastrutture e trasporti (Onlit) ha chiesto un riesame urgente della Tav sotto il profilo economico, finanziario e progettuale.

Tre sono le criticità evidenziate dal presidente dell'Onlit Dario Balotta. La prima è il contratto operativo stipulato nel giugno scorso tra il concessionario Rfi e Cepav 2. "Va ritenuto nullo perché uno dei soci di Cepav 2, Condotte, è in stato fallimentare", ha fatto sapere Balotta. La seconda è l'aumento dei costi dell'opera. "L'analisi indipendente svolta dal professor Marco Ponti - prosegue Balotta - ha fatto emergere che la Tav Brescia-Padova sarebbe conveniente per la collettività solo se costasse 4 miliardi in meno, circa la metà degli 8 previsti". La terza criticità riguarda invece le indicazioni di un consulente tecnico, a cui l’Onlit ha commissionato uno studio sul nodo ferroviario di Brescia, che mostrano pesanti limiti anche sulla progettazione fin qui realizzata da Rfi. "Il tecnico analizza negativamente che l'Alta Velocità Milano-Brescia non decongestiona la linea storica percorsa da 190 treni al giorno e lancia un appello affinché non si ripeta lo stesso errore in futuro", conclude il presidente dell'osservatorio.

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