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Olimpiadi 2026 a Milano e Cortina: «L'Arena ancora al centro del mondo»

Il sindaco Sboarina ha subito commentato la notizia dell'assegnazione: «Nell’anfiteatro si terrà la cerimonia di chiusura dei Giochi, così come proposto nella documentazione della candidatura, e per la nostra città è un riconoscimento senza precedenti»

Saranno Milano e Cortina le sedi delle Olimpiadi invernali 2026, con la cerimonia di chiusura che si terrà a Verona, nella magnifica cornice dell'Arena.
A deciderlo, a Losanna, è stato il CIO con una votazione che si è tenuta alle 18 del 24 giugno. 

Siamo orgogliosi di questo grande risultato! Ha vinto l’Italia: un intero Paese che ha lavorato unito e compatto con l’ambizione di realizzare e offrire al mondo un evento sportivo “memorabile”. 

Così ha twittato il premier Giuseppe Conte, che insieme al sindaco di Milano Giuseppe Sala, il presidente della Regione Veneto Luca Zaia, ha presentato il progetto italiano alla commissione. 
Le due località avranno dunque il compito di organizzare Olimpiadi e Paralimpiadi, che si terranno dal 6 al 22 febbraio 2026 e dal 6 al 15 marzo dello stesso anno. 

È un giugno 2019 indimenticabile per Verona. La nostra Arena è di nuovo al centro del mondo e stavolta, con le Olimpiadi invernali 2026, aggiunge persino i cerchi Olimpici al suo medagliere. La felicità per il grande traguardo di oggi è talmente immensa che mi commuove. Nell’anfiteatro romano si terrà la cerimonia di chiusura dei Giochi, così come proposto nella documentazione della candidatura, e per la nostra città è un riconoscimento senza precedenti. E’ un’occasione unica per la quale devo ringraziare, e lo farò presto di persona, il presidente Luca Zaia, che ha saputo fare squadra e coordinare egregiamente le eccellenze venete con quelle lombarde. Olimpiadi Milano-Cortina passando per Verona significa che i nostri territori sono stati il motore di un sogno sportivo che ha contagiato tutto il paese.

Già da oggi siamo pronti a dare il meglio. Il successo in mondovisione della Traviata di Zeffirelli di tre giorni fa e quello della tappa finale del Giro d’Italia lasciano pochi dubbi sulle capacità organizzative della nostra città in fatto di grandi eventi. Questa nuova occasione ci elettrizza ancora di più e sapremo essere ancora fra i numeri uno. Quando ad ottobre ho proposto l’Arena per la cerimonia olimpica, era una sfida che pochi pensavano avremmo vinto. La montagna da scalare sembrava l’Everest, invece il verdetto di oggi dimostra che anche la vetta più ambiziosa è raggiungibile con la tenacia e il lavoro di squadra. Un sogno in cui Zaia ha creduto fin dall’inizio, senza mai mollare. Questo è anche lo spirito di Verona, non arrendersi mai. Ora ci aspetta una nuova avventura, che ci vedrà lavorare con la passione e l’impegno di sempre. L’Arena è un luogo magico e unico al mondo, la sua suggestione non solo darà un valore aggiunto alla manifestazione, ma la renderà indimenticabile. Ne abbiamo avuto prova nei giorni scorsi, in Arena ogni evento diventa magia.

Queste le parole entusiastiche del sindaco di Verona, Federico Sboarina, seguite da quelle di Filippo Rando, assessore allo sport. 

Una soddisfazione grandissima per la città e per tutto lo sport veronese. Ci metteremo subito al lavoro per arrivare preparati a questo evento di straordinaria importanza. Ancora una volta Verona sarà la vetrina dello sport mondiale, un onore di cui sapremo essere all’altezza. Un risultato eccezionale, atteso e voluto dagli italiani e in primis dai veneti, e per il quale è stato fatto un importante gioco di squadra. 

Così invece si è espressa la parlamentare veronese Alessia Rotta, vicepresidente vicaria dei deputati del Partito Democratico

Le Olimpiadi invernali 2026 in Italia rappresentano una grandissima vittoria del nostro Paese, frutto anche della determinazione di chi non ha paura di andare avanti. Milano e Cortina sono luoghi non solo di bellezza, ma anche della capacità di fare impresa in modo sano e di dare opportunità alle cittadine e ai cittadini. Purtroppo troppo spesso sono state perse grandi occasioni. A Roma come a Torino le sindache, anche dove gli italiani vedono orgoglio e passione per la più grande manifestazione sportiva che è simbolo di pace e fratellanza, sono riuscite solo a pensare al malaffare, consapevoli della loro incapacità. 

Una vittoria per l’Italia, per il Veneto e anche per Verona. 

A dirlo è stata Orietta Salemi

Le Olimpiadi sono l’emblema dello sport e rappresentano un’occasione da sfruttare al meglio, anche per promuovere il nostro territorio. Verona avrà l’onore di ospitare la cerimonia di chiusura: un’opportunità per ricordare e far conoscere al mondo il patrimonio unico della nostra città e del nostro Veneto. Adesso che la decisione è presa, è importante arrivare al cancelletto di partenza preparati a dare il massimo, con un progetto che deve svilupparsi con trasparenza, sostenibilità e coinvolgimento del territorio. 

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