Associazioni e comitati contro l'Alta Velocità sono pronti a fare ricorso al Tar per una tratta veneta della Tav, quella che collega Verona con il bivio di Vicenza. Allo stesso tempo, il comitato «Cittadini contro il disastro Tav» ha voluto rispondere anche a Piazza Castello, la piazza di Torino in cui sabato scorso 10 novembre hanno manifestato in massa i favorevoli della Tav Lione-Torino.

La Tav è un'opera pensata ormai quaranta anni fa - scrive il comitato dei cittadini contrari all'Alta Velocità - Poi si parla tanto di corridoio europeo che collegherebbe la Spagna con l'Ucraina facendo finta di non sapere che in realtà da Venezia a Trieste è già stato deciso che non verrà costruito il Tav ma si potenzierà la linea esistente passando da una spesa prevista di 7,5 miliardi a 1,8 miliardi di euro e con un ritardo di soli 10 minuti. Un bel risparmio che potrà essere investito su altre opere molto utili al territorio. Tutti soldi con cui si potrebbe realizzare il collegamento ferroviario tra la stazione di Porta Nuova e l'aeroporto Catullo. E che dire delle condizioni in cui devono viaggiare i pendolari, che poi sono la stragrande maggioranza del servizio ferroviario? Treni vecchi, insufficienti ed in ritardo. E perchè costruire un'infrastruttura dalla dubbia utilità che ha un costo altissimo quando per il trasporto merci si potrebbe utilizzare una linea parallela? Quindi prima di buttare soldi in un progetto ormai obsoleto, la logica dice che è meglio adottare una soluzione di potenziamento della linea esistente, come è stato fatto per la Venezia-Trieste, risparmiando una valanga di soldi pur ottenendo gli stessi risultati.