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Attualità Piazza Dante Alighieri

Bonisoli entusiasta per le celebrazioni dei 700 anni dalla morte di Dante

Il triangolo formato da Ravenna, Firenze e Verona ne sarà il cuore pulsante. Sboarina: «Non ci limiteremo solo al 2021, ma ci saranno delle anticipazioni nel 2020 per adeguarsi ai calendari scolastici»

In vista del settimo centenario della morte di Dante proseguono le relazioni fra Ravenna, Firenze e Verona. Ieri, 15 novembre, i sindaci del capoluogo toscano, Dario Nardella, di Ravenna, Michele de Pascale, e di Verona, Federico Sboarina, hanno incontrato il ministro per i beni e le attività culturali Alberto Bonisoli per informarlo sul lavoro che si sta portando avanti nell'ottica di una progettualità condivisa che faccia del triangolo tra Ravenna, Firenze e Verona il cuore pulsante delle celebrazioni, valorizzando al meglio il patrimonio materiale e immateriale legato alla figura di Dante.

L'incontro  è stato molto positivo - hanno commentato i tre sindaci - Il ministro ha mostrato entusiasmo e interesse per la nostra strategia congiunta che vede il centenario dantesco come una grande opportunità di straordinaria visibilità dell'Italia a livello internazionale e di importante promozione e valorizzazione della lingua italiana nel mondo. Siamo rimasti d'accordo che a breve presenteremo al ministro una bozza di progetto condiviso, in modo che anche le risorse necessarie possano essere stanziate coerentemente. Nell’ottica di passare subito ad una fase operativa, il ministro si è impegnato inoltre a convocare in poco tempo il secondo incontro del comitato dantesco.

I tre sindaci si incontreranno a breve a Verona per stilare il programma che, come chiede il ministro, potrebbe essere già presentato nella primavera del 2019, per avviare le celebrazioni con anticipo sulla ricorrenza in modo da coinvolgere il maggior numero di scuole. «Le celebrazioni non si limiteranno al 2021 - ha aggiunto Sboarina - ma avranno un'anticipazione nel 2020 in modo da adeguarsi ai calendari scolastici. I 700 anni dalla morte di Dante diventeranno, quindi, un'occasione internazionale per le nostre città e una promozione culturale lunga due anni per valorizzare le radici della nostra letteratura e della nostra lingua.

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