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Migrazione, Fortezza Europa contro un progetto del liceo Montanari

Il nucleo giovanile dell'associazione ha manifestato davanti alla scuola, coinvolta in un progetto di sensibilizzazione sul tema della migrazione. E il PD chiede: "Il sindaco da che parte sta?"

Una installazione fotografica davanti al liceo Montanari di Verona. Un'iniziativa dal titolo "No borders - No nations - Just people". Un modo per sensibilizzare studenti e cittadini sulla tematica dell'immigrazione. Sulla facciata del liceo sono stati appesi dei ritratti fotografici di migranti, accompagnati dal racconto della loro storia personale.

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Un progetto contro cui questa mattina, 17 maggio, il nucleo giovanile di Fortezza Europa ha manifestato, ribaltando radicalmente il messaggio. Non più "No borders - No nations - Just people", ma "Pro borders - Pro nations - Just order and sovereignty", quindi a favore di confini, nazioni, ordine e sovranità. 

Come si mette ordine nel caos? - chiedono i militanti di Fortezza Europa - Tracciando una linea, separando un dentro da un fuori, ciò che è autorizzato da ciò che è vietato. Oggi il vero assalto ai confini non viaggia più con le gambe dei carrarmati, ma su quelle delle multinazionali, delle ong, delle televisioni e perfino delle istituzioni scolastiche e universitarie, che, nel metterci in bocca discorsi sempre più buoni, umanitari e caritatevoli, sono complici dei nostri stessi cedimenti e responsabili della formazione di individui disinteressati alla protezione di beni, persone, stili di vita, valori. Solamente la presenza di uomini e cittadini disposti a voler difendere dall'alto delle mura e delle fortezze il proprio diritto particolare e volontaristico di autodeterminazione, possono agire da freno alla logica globalista che, permettendo l'attraversamento disordinato dei confini da parte di masse di disperati, non fa altro che annientare le identità dei popoli e generare l'arricchimento di cricche di empi.

Un tema che è diventato motivo di scontro politico, con il PD di Verona che attraverso i suoi consiglieri comunali e i segretari dei circoli ha chiesto al sindaco Federico Sboarina di prendere posizione. "Sboarina sta con gli studenti del Montanari che difendono il buon nome della città o con colore che fanno di tutto per infangarlo?"

Non deve considerarsi vano il lavoro di incontro e di relazione svolto dagli studenti del Montanari, come testimonia la pochezza numerica dei contestatori di ultradestra - scrivono gli esponenti PD - I nostalgici del Ventennio a Verona hanno una visibilità politica che supera di gran lunga la loro consistenza numerica. Questo a causa dell'agibilità e del senso di impunità che i vertici politici cittadini sono soliti assicurargli.

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