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Attualità Centro storico / Piazza Bra

Tante associazioni venete in piazza Bra sabato per dire Sì alla Tav

Dopo Torino, anche il Veneto vuole far sentire la propria voce a favore delle nuove infrastrutture e in particolare dell'Alta Velocità

Sono diciotto le associazioni venete che hanno presentato la grande manifestazione di piazza Bra in programma sabato 15 dicembre dalle 10.30. Dopo Torino, anche il Veneto vuole far sentire la propria voce a favore delle nuove infrastrutture e in particolare della Tav. L'obiettivo della manifestazione organizzata da Civ (Comitato infrastrutture veneto) è far sentire al governo la volontà di quei veneti che vogliono la realizzazione dell'Alta Velocità. Il comitato chiede di rispettare gli impegni presi e di agire subito nella costruzione delle infrastrutture.

Per la prima volta negli ultimi vent'anni - ha dichiarato Germano Zanini, coordinatore dei Sì Tav veneti - il Veneto scende in piazza per dire sì allo sviluppo contro la logica del no a tutto che sta bloccando il Paese. Il comitato rappresenta in assoluto il primo caso in Italia dove organizzazioni tra loro diverse: sindacati, imprenditori, amministrazioni locali, ordini professionali, mondo della cooperazione e società civile sono insieme nel nome dello sviluppo e del lavoro.

Per creare un unico movimento nazionale per le infrastrutture, l'apertura dei lavori di sabato 15 sarà affidata a Mino Giachino, tra gli organizzatori della manifestazione SÌ Tav a Torino. L'evento proseguirà con il lancio della petizione Veneto Sì Tav che sarà inviata ad ogni membro del Governo e ad ogni membro del Parlamento. In conclusione poi l'intervento dei rappresentanti delle associazioni che costituiscono il comitato.

Tra i sindacati che compongono il Sì Tav, c'è la Uil, rappresentata in provincia di Verona da Lucia Perina. «Servono precise scelte di politica industriale per risollevare il settore, soprattutto manufatturiero - ha detto Perina - Da tempo chiediamo investimenti da destinare alle infrastrutture, materiali e digitali del Paese. Credo che la Tav non possa essere fermata, fanno bene le imprese e le tante associazioni a sostenerla, ci consente di restare agganciati al treno dell'economia mondiale e continentale e non perdere piu terreno rispetto agli altri Paesi europei».

Anche Confagricoltura si è unita alla voce dei sostenitori della Tav. «Siamo favorevoli alle infrastrutture - ha dichiarato Luigi Caprara, membro di giunta di Confagricoltura Verona - È estremamente importante che il Paese vada verso l'Europa, non dobbiamo restare isolati rispetto ai mercati più importanti. Il nostro settore è in crisi e noi dobbiamo essere vicini ai nostri mercati, far conoscere i nostri prodotti. Sicuramente tutto ciò che ci rende competitivi deve essere sostenuto». 

«Le aziende italiane hanno assoluto bisogno di opere all'avanguardia, devono sentirsi collegate e integrate con le infrastrutture europee - ha aggiunto Renato Della Bella, presidente di Apindustria Confimi Verona - Non possiamo in nessun modo rischiare che una scelta miope e scellerata faccia perdere all'Italia, e a noi veneti, l’opportunità di vederci attraversare da un veicolo fondamentale per intermediare le nostre merci con il resto del mondo».

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