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Zaia in diretta: «Pronta per lunedì l'ordinanza dei trasporti e sulla case di riposo»

Il presidente della Regione ha annunciato che la prima ordinanza è pronta e la seconda è al vaglio del Comitato Scientifico. Tornano anche i balli di coppia

Nella diretta streaming del 20 giugno, il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia ha esordito con le cifre aggiornate sull'emergenza sanitaria: «Sono 871027 i tamponi fatti fino ad oggi, 11980 in più di ieri. 896 persone sono in isolamento, 19 in meno. 19238 i casi totali, 3 in più di ieri. 224 persone sono in area non crtica, 27 delle quali positive. 12 sono in terapia intensiva, di cui una positiva. Il numero dei morti è arrivato a 2002, 4 in più di ieri, di cui 1423 in ospedale. I dimessi sono diventati 3540 e 98 i nuovi nati». 
Zaia poi ha annunciato che le ordinanza relative a trasporti e case di riposo sono state redatte, ma che la seconda è al vaglio del Comitato Scientifico. Si potrà inoltre tornare a fare balli di coppia, purché siano tra congiunti. 

La parola è poi passata al dottor Roberto Rigoli, primario di Microbiologia a Treviso, vicepresidente nazionale dei microbiologi, che coordina le 14 microbiologia venete. Nel suo team di studio è presente anche Giuliana Lo Cascio di Verona. 
Grigoli ha spiegato le ultime novità sul fronte Covid-19: «Dal 1° di giugno abbiamo eseguito circa 60 mila tamponi coinvolgendo le Ulss di di Vicenza, Verona, Treviso e Mestre, e presto coinvolgeremo anche il resto del Veneto. Di questi 210 sono risultati positivi, alcuni di loro erano "ripositivizzati": 199 erano a ciclo alto, diventano positivi tardi e non sono infettanti, mentre 11 lo sono risultati a ciclo basso e dunque potenzialmente contagiosi. Di questi 11 poi, 7 sono asintomatici e 4 sintomatici. Di questi solo 3 sono preoccupanti dal punto di vista biologico. Innanzitutto, che la quasi totalità dei positivi è asintomatica o ha sintomi lievi, paragonabili a una normale influenza. Quindi oggi il virus è poco aggressivo e, avendo una carica molto bassa, risulta meno contagioso. Di conseguenza, anche se venisse trasmesso, risulterebbe depotenziato rispetto a quello che, ad esempio, dovevamo affrontare un mese fa. Infine, osserviamo che una buona parte di chi risulta positivo al tampone, in realtà non è infettante. Stiamo indagando per capire se tanti dei "positivi" di oggi sono tali oppure "falsi", in quanto avrebbero solamente dei "frammenti" del virus che sarebbe dunque inerte. 
Il Veneto continuerà su questa strada, monitorerà i positivi e valuterà i Ct alti e bassi. Il virus è meno aggressivo e si sta "spegnendo". Ancora non sappiamo il motivo. Per ora ci limitiamo a rilevare il fatto che nessuno dei positivi ha avuto bisogno di cure ospedaliere». 

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