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Lunedì, 29 Aprile 2024
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«Cinquant’anni di ricerca sull'aspirina», lectio magistralis all'università di Verona

A tenerla è stato il farmacologo Carlo Patrono, a cui è stato consegnato il Sigillo dell'ateneo scaligero per la qualità delle sue ricerche

Ieri, 21 marzo, alle 16, nell'aula De Sandre dell'ospedale di Borgo Roma a Verona, Carlo Patrono ha tenuto una lectio magistralis dal titolo "Cinquant’anni di ricerca sull'aspirina". Al docente di farmacologia della Scuola di Medicina dell'università Cattolica di Roma è stato inoltre consegnato il Sigillo dell'Università di Verona per la qualità delle sue ricerche e per la collaborazione con l'ateneo scaligero nell'ambito della ricerca clinica e della didattica.
Presenti i docenti dell’università veronese Pietro Minuz, Roberto Leone, Cristiano Chiamulera, Gianluca Trifirò e Ugo Moretti che hanno organizzato il pomeriggio di studi.

Quest'anno si celebrano i 125 anni dalla prima sintesi industriale dell'acido acetilsalicilico, la cosiddetta aspirina, il capostipite della classe dei farmaci antinfiammatori non steroidei. Per oltre settant'anni è stato utilizzato come farmaco analgesico, antipiretico e antinfiammatorio senza che se ne conoscesse il meccanismo d’azione, scoperto e caratterizzato nei suoi più intimi dettagli molecolari negli anni 1971-75. «Queste scoperte - ha spiegato Patrono - hanno dato origine ad una sua seconda vita, caratterizzata da studi di farmacologia clinica sull'attivazione e inibizione piastrinica, che hanno portato a ipotizzare che basse dosi di aspirina potessero esercitare un effetto antitrombotico. I numerosi trial clinici indipendenti, realizzati con fondi pubblici negli ultimi decenni, hanno dimostrato che, a basse dosi, è un farmaco salva vita nelle sindromi ischemiche acute, cardiache e cerebrali, ed è in grado di ridurre il rischio di infarto miocardico e ictus ischemico nel lungo termine, diventando il cardine della terapia antitrombotica in tutte le linee guida internazionali».
Studi più recenti, ancora in corso e coordinati da Patrono, hanno evidenziato l'efficacia dell'aspirina a basso dosaggio anche nella prevenzione di alcune forme tumorali. In particolare, le sue ultime ricerche sono concentrate sullo studio dell'attivazione e dell'inibizione delle piastrine nel cancro colorettale.

Di lunga data il rapporto tra Patrono e l’università scaligera. Il farmacologo è stato membro del comitato scientifico della Scuola di dottorato in Scienze della Vita e della Salute, docente nell’ambito di master coordinati dalla farmacologia di Verona, docente e direttore di corsi per giovani ricercatori dell’International School of Pharmacology "Giampaolo Velo". Numerose sono state anche le collaborazioni nell’ambito della ricerca scientifica tra i docenti dell’università di Verona, Patrono e suoi collaboratori nel campo della trombosi e della terapia antipiastrinica con aspirina.

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