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Aviaria nel Veronese, morto germano reale e focolaio in un allevamento

Il virus H5N1 ad alta patogenicità è tornato a contagiare in questa nuova stagione fredda. Primo case segnalato su un animale selvatico. Il secondo a Minerbe in uno stabilimento con 14mila tacchini da carne

È tornata l'influenza aviaria negli allevamenti veronesi. Il primo focolaio è stato confermato venerdì scorso, 24 febbraio, dall'Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie, il cui laboratorio è punto di riferimento nel controllo della salute animale. È in un allevamento di tacchini da carne di Minerbe che il virus H5N1 ad alta patogenicità è stato rilevato, dopo la morte sospetta di un centinaio di animali. Ora tutti i tacchini della struttura, all'incirca 14mila, saranno abbattuti e l'allevamento sarà disinfestato.

È il secondo caso di influenza aviaria nel Veronese nella stagione autunno-invernale 2023/2024. Il primo contagio era stato scoperto in un animale selvatico, un germano reale trovato morto. Negli allevamenti, il focolaio di Minerbe è il primo in provincia di Verona e il quarto in Veneto. I primi tre erano stati scoperti nella zona di Sant'Urbano, in provincia di Padova. E già da questi primi casi, la Regione aveva istituito nelle province di Padova, Verona, Vicenza e Rovigo, una zona con misure sanitarie stringenti per evitare la diffusione del virus dove è maggiore la densità di allevamenti.

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