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Indice di criminalità, a Verona quasi 3.600 denunce ogni 100mila abitanti

Il Sole 24 Ore ha stilato la classifica nazionale, ponendo il capoluogo scaligero al 37esimo posto. In regione, la provincia di Verona è terza dietro Venezia e Padova

Violenze sessuali, truffe, incendi, e poi spaccio di stupefacenti, reciclaggio di denaro sporco e associazioni per delinquere, e ancora furti, rapine, estorsioni, usura, infanticidi, omicidi e tentati omicidi. Viene conteggiato di tutto nell'indice della criminalità, la classifica annuale del Sole 24 Ore che mette in ordine le province italiane dalla più sicura alla meno sicura. La classifica prende in considerazione le denunce presentate alle forze dell'ordine nel 2018 e le mette in relazione alla quantità di abitanti presenti in ogni territorio.

Il risultato è che la provincia dove avvengono più crimini in rapporto al numero di abitanti è quella di Milano, l'unica in Italia con più di settemila denunce ogni centomila abitanti. Al secondo posto c'è Rimini, seguita da Firenze e Bologna, province che hanno più di seimila denunce ogni centomila abitanti.
Restringendo il campo al Veneto, la provincia più insicura è quella di Venezia, quattordicesima in Italia, con una media di circa 4.500 denunce ogni centomila abitanti. Venezia è anche l'unica provincia veneta con un indice di criminalità superiore alla media nazionale. Le altre sei province venete sono tutte sotto la media del Paese. Verona è 37esima a livello nazionale e terza in Veneto dietro a Padova. L'indice di criminalità veronese è di poco inferiore alle 3.600 denunce ogni centomila abitanti. La classifica veneta viene chiusa nell'ordine da Vicenza, Rovigo, Belluno e Treviso.

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