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Inaugurato il festival dei giochi di strada "Tocatì", Sboarina: «Verona ancora più bella»

«Ancora una volta, dopo 17 anni, - ha dichiarato il primo cittadino scaligero Sboarina - la nostra città tornerà a riempirsi di tantissime persone, di famiglie e di bambini»

Il sindaco Federico Sboarina, questa sera, ha inaugurato ufficialmente la 17ᵃ edizione del Tocatì. Per tutto il fine settimana, il centro storico di Verona, le sue vie e le sue piazze diventeranno un grande campo di gioco, mentre la città si vestirà di bianco e nero, i colori della Bretagna, in onore dell’ospite d’eccezione della manifestazione.

Tocati_2 inaugurazione 13 settembre 2019 sboarina

La cerimonia di presentazione del "Tocatì"

«Verona diventa ancora più bella in questi giorni – ha detto il sindaco Sboarina – piena di famiglie, di giochi e di manifestazioni. Il Tocatì porta con sé le tradizioni dei giochi antichi, la nostra identità e l’identità dei tanti popoli ospitati durante questo straordinario festival. Ancora una volta, dopo 17 anni, la nostra città tornerà a riempirsi di tantissime persone, di famiglie e di bambini. Sarà una vera festa della comunità cui tutti potranno partecipare attraverso il gioco. E proprio per il suo grande valore culturale e sociale, l’Amministrazione continuerà a sostenere l’iter per fare in modo che il Tocatì sia riconosciuto come patrimoniale immateriale dell’Unesco. Intanto, auguro buon Tocatì a quanti verranno a Verona dall’Italia e dal mondo e un benvenuto particolare agli ospiti della Bretagna».

«Tutta la città partecipa a questa grande festa – ha detto l’assessore alla Cultura Francesca Briani - . Saranno molti anche i turisti stranieri che verranno appositamente a Verona per partecipare al Tocatì. Il Comune e il settore Cultura, a fianco dell’associazione Aga, sono tra i protagonisti della realizzazione di questo festival assolutamente unico».

Durante le giornate del Tocatì si potrà giocare a più di 40 giochi e sport tradizionali, d’Italia e Bretagna. Dai birilli ‘Quilles du Poher’, alla lotta bretone, fino al ‘Bazh Yod’, che prende il nome dal bastone usato per il porridge. Tra i giochi della tradizione italiana si potrà scegliere tra Bàla Creéla e Morra (Lombardia), Rouotta (Valle d’Aosta), Pizzicantò (Basilicata), Carrara (Sicilia).

Hanno partecipato alla cerimonia di inaugurazione anche gli assessori Luca Zanotto, Edi Maria Neri, Ilaria Segala e Francesca Toffali con il presidente dell’Associazione Giochi Antichi Paolo Avigo. Erano presenti anche l’assessore regionale Cristiano Corazzari, gli onorevoli Alessia Rotta, Paolo Tosato, Davide Zardini, il console generale di Francia Cyrille Rogeau, il presidente della 1ᵃ Circoscrizione Giuliano Occhipinti, la rappresentante dell’ufficio scolastico regionale Laura Donà, il dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale Albino Barresi, il presidente di Agec Roberto Niccolai, i rappresentanti della Bretagna Charles Quimbert e Pere Lavega e il parroco di Sant’Anastasia don Silvano Mantovani.

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