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«Dal Governo nessun aumento del personale e tagli alle pensioni dei pompieri»

L'Esecutivo Nazionale FP CGIL critica le manovre varate fino ad ora: «I tre provvedimenti del nuovo Governo che riguardano anche il sistema soccorso (decreto sicurezza, legge di bilancio, maxiemendamento) non contengono alcun intervento strutturale»

Nuovo Governo, nuova Legislatura, nuove umiliazioni per il Corpo più amato dagli italiani. I tre provvedimenti del nuovo Governo che riguardano anche il sistema soccorso (decreto sicurezza, legge di bilancio, maxiemendamento) non contengono alcun intervento strutturale per i Vigili del Fuoco.

È Luca Cipriani a diffondere il comunicato dell'Esecutivo Nazionale FP CGIL Vigili del Fuoco, con il quale viene criticato il lavoro dell'attuale Governo e le manovre varate fino ad ora. 

Anzi, con il maxiemendamento alla legge di bilancio il governo attacca le già magre pensioni dei pompieri e delle forze di polizia. Infatti, il blocco all’adeguamento delle pensioni al costo della vita, a partire dai 1.111 euro netti in su, colpirà direttamente gli operatori del Soccorso e della Sicurezza. Un vero colpo basso dopo una vita lavorativa passata fra pericoli e sacrifici di ogni natura.

E i tanto sbandierati aumenti stipendiati per i Vigili del Fuoco, quelli che molti chiamano “allineamento con gli altri Corpi dello Stato? Nulla.

Così come non è previsto nessun intervento sia per l'assicurazione INAIL contro gli infortuni sia per la previdenza complementare.

Per non parlare degli organici, per i quali si parla di un aumento di 1500 unità in più anni, mentre si dovrebbe correttamente dire che si tratta di una semplice compensazione a fronte di un precedente riordino delle carriere (fatto peraltro al massimo risparmio) e la creazione dei necessari nuclei speciali.

Possiamo dire che siamo abituati a queste delusioni e che il “governo del cambiamento”, per ciò che riguarda le promesse elettorali non mantenute, conferma di essere uguale ai governi che si sono succeduti negli ultimi 20 anni.

Come abbiamo detto più volte, lo Stato spende per i Vigili del Fuoco solo l'1,07% del totale della spesa del Pubblico Impiego. Troppo poco per dire che lo Stato assicura puntuale soccorso ai Cittadini e riconosce il fondamentale ruolo dei Vigili del Fuoco.

Resta il fatto che il riconoscimento della professionalità acquisita sul campo dai Vigili del Fuoco non può essere ulteriormente rinviato. Sappia il Governo che ci faremo sentire, perché siamo veramente stanchi di pacche sulle spalle e promesse non mantenute. Chiediamo rispetto per gli operatori di un Corpo che, tutti i giorni e tutte le notti rischiando spesso la vita, assicura un soccorso di qualità ai cittadini.

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