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Giorno del Ricordo a Verona, Buffolo: «Riportiamo l'attenzione su pagine poco conosciute della storia cittadina»

Il sindaco Damiano Tommasi invitato per la celebrazione nazionale a Palazzo del Quirinale dove sarà oratore ufficiale il veronese Davide Rossi

Da vent’anni anni, il 10 febbraio è il "Giorno del Ricordo". Si tratta di una data che, come sottolineato in una nota del Comune di Verona, è stata scelta «per mantenere vivo nella memoria degli italiani i trattati di Pace di Parigi del 10 febbraio 1947, dove l’Italia oltre alle colonie cedeva le Provincie di Zara e del Carnaro alla Jugoslavia, mentre Trieste e parte dell’Istria andavano a costituire il TLT (Territorio Libero di Trieste)». Il 30 marzo 2004, la Repubblica Italiana ha dunque istituito questa solennità civile proprio per, così come riporta la legge, «conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo degli istriani, fiumani e dalmati e della più complessa vicenda del confine orientale».

Verona, sottolinea la nota di Palazzo Barbieri, è stata «città accogliente per le comunità Giuliano-Dalamate e per questo da parte dell’amministrazione è stato realizzato un calendario di momenti di riflessione e approfondimento insieme al Comitato Unitario per la Difesa delle Istituzioni Democratiche, dove è partecipe l’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, che da sempre porta avanti le memorie degli esuli che nel nostro territorio non solo hanno avuto la possibilità di trovare una nuova casa, divenendo una componente importante della comunità veronese».

Venerdì 9 febbraio le celebrazioni a Roma

Domani, alle ore 11 al Palazzo del Quirinale, il sindaco di Verona Damiano Tommasi parteciperà, su invito del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, alla celebrazione del "Giorno del Ricordo" che vede quet’anno oratore ufficiale il veronese Davide Rossi, docente di Storia e Tecnica delle Costituzioni Europee all’Università degli Studi di Trieste. Nipote di esuli istriani, da oltre vent’anni è attivo nell’associazionismo giuliano-dalmata.

Sabato 10 febbraio le celebrazioni a Verona

La giornata, organizzata dalla prefettura in collaborazione con il Comune di Verona e il Comfoter di supporto dell’esercito, inizierà a partire dalle 9.30, al Cimitero Monumentale, con la deposizione di una corona al Cippo in pietra dell’Istria "a memoria delle vittime delle foibe e delle tombe abbandonate". Seguirà la benedizione della corona e la lettura della preghiera dell’Esule.

Alle 11.15 verrà deposta una corona in piazza Martiri d’Istria e Dalmazia dove nel 2013 è stata realizzata una stele con una mappa dei territori della frontiera adriatica teatro dei massacri delle "foibe" e dei luoghi dell'esodo. La commemorazione è curata della 4^ Circoscrizione. Durante la cerimonia è prevista l’esibizione musicale di un Complesso Bandistico Musicale.

Alle 16, a cura della Segreteria didattica dei Musei civici, visita guidata al Musei Maffeiano alle iscrizioni datate tra il I e II secolo d.C provenienti da Ischia e Dalmazia. Per informazioni/prenotazioni è possibile contattare i numeri 045 8036353597140, segreteria: didattica@comune.verona.it.

Mercoledì 28 febbraio appuntamento con le scuole veronesi

All’Auditorium del Palazzo della Gran Guardia si terrà l’appuntamento dedicato agli Istituti Superiori di Verona, quest’anno proposto a distanza dalle celebrazioni del 10 febbraio per consentire la partecipazione di ragazzi e ragazze altrimenti assenti per la concomitanza delle vacanze di Carnevale. La commemorazione vedrà il saluto del sindaco di Verona, del prefetto di Verona Demetrio Martino, della presidente della Consulta Provinciale Studentesca di Verona, della presidente del Consiglio degli studenti di Verona e del presidente del Comitato Prov. ANGVD di Verona Marco D’Agostino. In seguito prenderà la parola l’oratore ufficiale ammiraglio Romano Sauro, nipote dell’irredentista Nazario Sauro (Medaglia d'Oro al Valor Militare alla memoria), del quale si ripercorrerà la storia e le vicende belliche, durante il primo conflitto mondiale con particolare riferimento ai territori istriani.

«Grazie alla collaborazione con l’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia e l’Università di Verona abbiamo messo in campo numerose iniziative all’interno di un percorso dedicato alla memoria civile - ha spiegato l’assessore alla memoria storica Jacopo Buffolo -. L’occasione delle giornate istituzionali infatti per l’amministrazione rappresenta l’opportunità si riportare l’attenzione su pagine poco conosciute della storia cittadina, per questo abbiamo voluto inserire all’interno del Manifesto realizzato per la giornata l’immagine del Chiostro San Francesco, oggi chiostro dell’Università di Verona, ma per oltre un decennio all’epoca è stato centro di raccolta dei profughi Giuliano-Dalmati nel Veronese. Il programma delle celebrazioni intende essere un momento di approfondimento da cui far scaturire riflessioni di grande attualità».

Il programma delle celebrazioni è stato presentato questa mattina dall’assessore alla memoria storica Jacopo Buffolo insieme al presidente del Comitato provinciale e consigliere nazionale di Verona dell’Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia Marco D’Agostino. Presenti il presidente Istituto Veronese Resistenza Federico Melotto e il tenente colonnello Antonio Mannella Capo sezione pubblica informazione e comunicazione del Comfoter di supporto dell’esercito italiano.  

Le altre iniziative in programma

Le iniziative di approfondimento e riflessione prenderanno il via venerdì 9 febbraio, alle 17.30 alla biblioteca Civica, con l’incontro dello storico Nicola Pianciola (Università di Padova) in conversazione con Giovanni Bernardini, docente di Storia contemporanea all'università di Verona, sul tema "L'esodo dall'Istria e dalla Dalmazia nel contesto globale delle migrazioni forzate post belliche". Vi prenderanno parte l’assessore alla Memoria storica del Comune di Verona Jacopo Buffolo, la delegata al Public Engagement Università di Verona Olivia Guaraldo e il presidente dell’Istituto veronese per la storia della Resistenza e dell'età contemporanea Federico Melotto.

Giovedì 15 febbraio, dalle 18.30 al Teatro Nuovo, va in scena alla sala Bartoli la lezione spettacolo "I morti del 53", dello storico Giuseppe Parlato (professore emerito Unint) e l’avvocato Davide Rossi prodotta dal Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia lo scorso 7 novembre 2023, in occasione del 70esimo anniversario dei moti triestini del 1953. L’evento è curato da Paolo Valerio, in collaborazione con la Lega Nazionale di Trieste, con il contributo della Regione Friuli Venezia Giulia e la co-organizzazione del Comune di Trieste.

Dal 22 al 29 febbraio, la Buvette della Gran Guardia ospiterà la mostra "Il Giorno del Ricordo", realizzata dall’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia e destinata sia agli studenti che alla cittadinanza. La mostra è composta da 18 pannelli in cui testi - redatti dallo storico Guido Rumici - e foto accompagnano il lettore nel percorso storiografico delle Terre d’Istria Fiume e Dalmazia, dall’epoca romana agli ultimi atti della separazione dalle terre d’origine lasciate alla nuova Repubblica Socialista Federale di Jugoslava di Tito. L’inaugurazione si terrà giovedì 22 febbraio alle 17. La mostra sarà visibile tutti i giorni dalle 10 alle 13 e dalle 14.30 alle 18.30.

Lunedì 12 marzo, nella sala Conferenze Educandato agli Angeli si terrà il seminario regionale "Linee guida per la didattica della frontiera adriatica" promosse dal Miur nel 2022, l’incontro è promosso dall’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia – ANVGD. «Il nostro obiettivo - ha spiegato Marco D'Agostino - è arrivare ai giovani e agli studenti e grazie alla sensibilità dell’amministrazione abbiamo potuto dare valore alle numerose proposte. Sabato al Cimitero monumentale e successivamente a Santa Lucia avremo modo di ricordare le vittime di una pagina drammatica della nostra storia. Oltre alle vittime, ricordiamo anche coloro che animati da spirito patriottico, per restare italiani e vivere nella libertà hanno scelto di affrontare l’esilio». 

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