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Martedì, 30 Aprile 2024
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Giornata delle Memoria, tre appuntamenti organizzati da UniVR per non dimenticare

I primi due si terranno alla biblioteca civica di Verona. Lunedì è in programma l'incontro "La resistenza ebraica durante la Shoah: mito o realtà?" e martedì invece toccherà a "Antisemitismo: un passato che non passa". Mercoledì avrà luogo una tavola rotonda nell'aula magna del Polo Zanotto

La tragedia dell’Olocausto ha segnato la storia dell’umanità mettendo in luce temi controversi per le coscienze, da sempre all’attenzione delle storiche e degli storici. A partire dalla genesi dell’antisemitismo, alla nascita e applicazioni delle leggi razziali per arrivare alla relazione esistente tra "persecuzione dei diritti" e "persecuzione delle vite".
Su queste e altre questioni ricercatori, storici e studiosi si soffermeranno in occasione di due appuntamenti proposti dall’università di Verona in collaborazione con il Center for European Studies, il Centro studi politici Hannah Arendt e il Comune di Verona per celebrare il “Giorno della memoria”. I due momenti di riflessioni si terranno il 29 e 30 gennaio alle 17.30 nella biblioteca civica, nel cuore storico di Verona per consentire la massima partecipazione di cittadine e cittadini.
Gli eventi saranno introdotti dai saluti istituzionali di Olivia Guaraldo, delegata del rettore al Public engagement dell’ateneo veronese, e Jacopo Buffolo, assessore alla Memoria storica e diritti umani del Comune di Verona.

Lunedi 29 gennaio si terrà l’incontro "La resistenza ebraica durante la Shoah: mito o realtà?". Lo storico Daniele Susini converserà con Cesare Panizza, ricercatore in Storia delle società contemporanee dell’università di Torino e saranno introdotti e coordinati da Renato Camurri, docente di Storia contemporanea dell’università di Verona.

Il progetto proseguirà martedì 30 gennaio con "Antisemitismo: un passato che non passa", un dialogo tra Gadi Luzzatto Voghera, direttore della fondazione "Centro di documentazione ebraica contemporanea di Milano", e il docente Univr Renato Camurri.

«Come ogni anno l’università di Verona – ha spiegato il Magnifico Rettore Pier Francesco Nocini - offre alla cittadinanza momenti di approfondimento di grande valore scientifico e civile, fondamentali per la formazione di una coscienza democratica. Temi come la deportazione, lo sterminio e l’antisemitismo continuano a gettare la loro inquietante ombra sul presente. Attraverso la voce di storici, ricercatori e studiosi, studentesse e studenti, cittadine e i cittadini potranno acquisire maggiore consapevolezza e conoscenza critica su questi temi. Ampio spazio sarà dedicato al racconto del ruolo degli ebrei nella Resistenza europea, tema troppo spesso trascurato seppure di grande rilevanza storica».

Infine, mercoledì 31 gennaio, dalle 9, nell’aula magna del polo Zanotto si terrà la tavola rotonda “Memorie attive: la Shoah e gli altri stermini nazi-fascisti dimenticati” organizzata dal Liceo “Fracastoro” e promossa dall’Università di Verona.
Dopo i saluti istituzionali di Olivia Guaraldo, delegata al Public Engagement, e di Annamaria Majorano, dirigente Liceo scientifico Fracastoro, seguiranno gli interventi delle relatrici e dei relatori: Giovanni De Luna, docente dell’università di Torino, Lorenzo Bernini dell’università di Verona, Alessandro Ricci ed Eva Rizzi, dell’ateneo scaligero, Matteo Vescovi, docente e curatore della mostra “Porrajmos, lo sterminio dimenticato dei romanì”, Pino de March, della Libera comune università pluriversità bolognina, e il docente Raffaele Petrone.
La mostra “Porraimos” rimarrà esposta nell’atrio del polo Zanotto fino al 2 febbraio.

Valeggio sul Mincio

Martedì 30 gennaio, alle ore 20.45, presso la Biblioteca comunale di Valeggio a Palazzo Guarienti, si terrà l’evento dal titolo "Un chicco di riso", una lettura scenica sul tema della Shoah in occasione della Giornata della Memoria che si celebra il 27 gennaio di ogni anno per commemorare le vittime dell’Olocausto. Protagonista della serata sarà Laura Torelli della Cooperativa Charta.

«Sono particolarmente onorata di oggi (27 gennaio, ndr) di celebrare la Giornata della Memoria, con il ricordo del signor Giuseppe Bernabé, nato ad Avesa il 14 maggio 1913, che dal 1943 al 1945 è stato internato a Norimberga, dove ha prestato la sua attività lavorativa in una fabbrica Siemens – afferma il Commissario Prefettizio Lucrezia Loizzo –. Proprio ieri (venerdì, ndr) al Palazzo della Gran Guardia il Prefetto ha consegnato alla nipote Elena, cittadina valeggiana, la medaglia d’onore ai cittadini italiani deportati».

Questo il ricordo di Elena, nipote di Bernabé: «Mio nonno era un militare di leva, è stato catturato dai tedeschi a La Spezia e, dopo una lunga prigionia nella fabbrica Siemens di Norimberga, in Germania, è tornato a casa il 2 luglio 1945. Mia zia Teresa, sua figlia, ha raccontato la sua sofferenza per aver patito molto la fame e per questo era tornato a casa deperito e denutrito – prosegue –. Dopo un breve periodo mio nonno ha ripreso a lavorare ed è diventato padre di cinque figli, tra cui mio papà Giovanni. Ho avuto la fortuna di conoscerlo ma sapevo poco del suo periodo di prigionia – aggiunge Elena – perché lui non amava raccontare quanto aveva vissuto e sofferto in quei due lunghi anni».

«Per il Comune di Valeggio sul Mincio è un dovere prioritario celebrare la Giornata della Memoria – commenta il Commissario Prefettizio Loizzo – un appuntamento per riflettere sulle cause di un doloroso passato e al contempo trasmettere alle nuove generazioni solide basi affinché nel presente e nel futuro non si alimentino i presupposti che hanno portato all’Olocausto. È pertanto fondamentale ricordare – chiosa – per rafforzare l’impegno e la lotta quotidiana contro ogni forma di intolleranza e antisemitismo, oggi più che mai, per le note vicende internazionali».

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