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Al via la "Giornata di raccolta del farmaco", l'appello del vescovo di Verona: «I ricchi donino senza riserve»

Sono 153 le farmacie coinvolte in tutta la provincia di Verona, così il vescovo di Verona Mons. Zenti: «I ricchi prendano esempio dai cittadini e donino senza riserve, per il bene di tutti»

È stata ufficialmente inaugurata questa mattina la XXII Giornata di Raccolta del Farmaco che si svolgerà in 153 farmacie di tutta la provincia di Verona all’interno delle quali i cittadini potranno donare fino a lunedì 14 febbraio 2022. Durante tutta la settimana sarà possibile acquistare, presso le farmacie veronesi che aderiscono all'iniziativa e che sono riconoscibili dalla locandina, farmaci da automedicazione che sono destinati a più di 20 mila bisognosi, assistiti attraverso 20 enti caritativi del territorio convenzionati con la Fondazione Banco Farmaceutico Onlus. Verona che è al primo posto nel Veneto e tra le prime in Italia per farmacie aderenti, nella scorsa edizione aveva raccolto grazie alla generosità dei cittadini 13.300 prodotti.

In Veneto quest’anno aderiscono all’iniziativa 512 farmacie cui sono abbinati 110 enti che assistono circa 70.000 persone in stato di bisogno. In tutta Italia la raccolta si svolge in 5.000 farmacie collegate a 1.800 realtà assistenziali. Al simbolico taglio del nastro erano presenti il Vescovo della diocesi scaligera Mons. Giuseppe Zenti, il sindaco di Verona Federico Sboarina, la presidente di Federfarma Verona Elena Vecchioni, il delegato provinciale della Fondazione Banco Farmaceutico onlus Matteo Vanzan, il presidente dell’Ordine dei Farmacisti di Verona e della Consulta Regionale Federico Realdon e Massimo Venturini dell’Associazione Nazionale Alpini.

«Verona, una delle città con il massimo numero di realtà socio assistenziali e volontaristiche d’Italia, non deve nemmeno chiedere ai cittadini che spontaneamente aiutano chi si trova in difficoltà – ha sottolineato il Vescovo di Verona Mons. Giuseppe Zenti -. Le persone abbienti del nostro territorio prendano esempio dalla popolazione e donino senza riserve, per il bene di tutti. Fra poco andrò in pensione e voglio lasciare come eredità questo monito ai ricchi: allo stesso tempo un grido di allarme e di grande speranza per la collettività».

«Sono convinto che anche quest’anno la cittadinanza si stringerà attorno ai suoi soggetti più deboli, e sono purtroppo tanti - dice il sindaco di Verona Federico Sboarina –, con il desiderio di portare loro un prezioso aiuto sanitario, quanto mai necessario in questo periodo storico».

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