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Nella Giornata del Deportato, Verona ha ricordato l'educatrice Emma Foà

La cerimonia si è svolta nella scuola a lei intitolata. Presenti, oltre agli insegnanti ed ai bambini, l'assessore Edi Maria Neri, il presidente di Aned Verona Ennio Trivelli e la vicepresidente Tiziana Valpiana

Alla fine, la commemorazione c'è stata. Dopo l'intervento del consigliere comunale del Partito Democratico di Verona Federico Benini, si è svolta venerdì mattina, 14 giugno, alla scuola dell'infanzia comunale intitolata ad Emma Foà, la cerimonia in ricordo delle vittime dei campi di concentramento, in occasione della Giornata del Deportato.
Presenti alla cerimonia, oltre agli insegnanti e ai bambini della scuola, l'assessore Edi Maria Neri, in rappresentanza dell'amministrazione, il presidente di Aned Verona Ennio Trivelli e la vicepresidente Tiziana Valpiana.

Oggi, come simbolo delle sofferenze patite dai perseguitati e deportati veronesi - ha ricordato l'assessore - commemoriamo la figura della donna ed educatrice Emma Foà, una dei nostri concittadini vittime delle leggi razziali. Direttrice didattica di questa scuola materna, Foà morì tragicamente nel 1944 nel campo di concentramento di Auschwitz, al termine di sei drammatici anni di persecuzioni. La sua storia, che si accomuna a quella di milioni di nomi, di vicende di martirio e di vite spezzate, sia per noi perenne riferimento per non dimenticare chi, dopo l'umiliazione delle leggi razziali, visse la tragedia della deportazione.

All'inizio della cerimonia è stata deposta una corona alla targa in memoria dell'educatrice veronese deportata ad Auschwitz, a cui dal 1993 è intitolata la scuola dell'infanzia di via San Bernardino.

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