rotate-mobile
Martedì, 30 Aprile 2024
Attualità Centro storico / Piazza Bra

Cop27 in Egitto, greenwashing e diritti civili: Fridays For Future Verona annuncia un presidio in piazza Bra

«La situazione politica in cui si tiene il vertice delle Nazioni unite sul clima - dicono gli attivisti di Fridays For Future Verona - evidenzia una contraddizione davanti alla quale abbiamo il dovere di reagire»

Fridays For Future Verona annuncia che in data sabato 12 novembre 2022 si terrà a Verona un presidio statico in contemporanea ai lavori della Cop27 in Egitto, al quale parteciperà anche Amnesty Verona. L'appuntamento è previsto in piazza dei Signori alle ore 15 per «richiamare l’attenzione su tutti gli attivisti egiziani che non hanno la possibilità di manifestare il proprio dissenso». Recentemente, è stato pubblicato dal quotidiano britannico The Guardianin merito alla controversa decisione di svolgere la Cop27 proprio in Egitto, un ampio articolo, tradotto e poi diffuso anche da Internazionale in Italia, con il titolo "La verità dietro alla Cop27". In una nota di Fridays For Future Verona, viene ricordato che «quest’anno la Cop27 si sta svolgendo a Sharm-El Sheikh, in Egitto», dove «da quando Abdel Fattah Al-Sisi ha preso il potere nel 2013 con un colpo di stato militare, vige uno dei regimi più repressivi della storia di questo paese».

Proprio per questo, sottolineano gli attivisti di Fridays For Future Verona, «la situazione politica in cui si tiene il vertice delle Nazioni unite sul clima evidenzia una contraddizione davanti alla quale abbiamo il dovere di reagire. L’Egitto - proseguono gli stessi esponenti di Fridays For Future Verona - non è sicuramente il contesto favorevole per un evento che dovrebbe essere incentrato sulle priorità delle comunità più fragili e sui diritti umani. Ogni forma di dissenso politico è represso con arresti e torture: ci sono 60.000 attivisti per i diritti e per l’ambiente dietro le sbarre (stando ai dati di Democracy for the Arab World Now, ndr)». Fridays For Future Verona sottolinea ancora che «l’Italia mostra di avere da dieci anni dei rapporti molto stretti con Il Cairo, soprattutto per quanto riguarda la gestione dell’immigrazione». Inoltre, gli attivisti di Fridays For Future Verona affermano che «la parola cardine di questa Cop dovrebbe essere "riparazione" dei paesi più ricchi verso i paesi più colpiti dalla crisi climatica e che meno l’hanno causata, ma non ci può essere nessuna giustizia climatica senza diritti umani».

Infine, da parte di Fridays For Future Verona viene ribadito: «Da parte nostra, e di chi ha la possibilità di parlare di diritti, democrazia e giustizia, deve esserci una presa di responsabilità: utilizziamo la nostra libertà nel pieno potenziale, gridiamo anche e soprattutto per tutti coloro che non possono farlo». La prossima occasione utile sarà dunque a Verona, in occasione del presidio di sabato 12 novembre, alle ore 15, in piazza Bra.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Cop27 in Egitto, greenwashing e diritti civili: Fridays For Future Verona annuncia un presidio in piazza Bra

VeronaSera è in caricamento