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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Fondazione Arena, minoranze: «Sì all'appello lavoratori, Consiglio comunale straordinario»

Dal Pd a Michele Bertucco, i consiglieri di minoranza a palazzo Barbieri si dicono favorevoli ad affrontare in un Consiglio comunale straordinario la difficile situazione e gestione di Fondazione Arena e dei suoi lavoratori in questa fase di "emergenza sanitaria" causa virus

Il sindaco e presidente di Fondazione Arena Federico Sboarina e la soprintendente Cecilia Gasdia incontreranno questa mattina, lunedì 25 maggio, i parlamentari veronesi per chiedere il sostegno nel salvaguardare la continuazione delle attività artistiche durante l’estate. L'incontro, secondo quanto si apprende, è stato programmato soprattutto in considerazione delle difficoltà di applicazione delle misure governative previste per i teatri durante la fase di emergenza sanitaria.

Nel frattempo, un altro delicato versante della difficile situazione per il mondo di Fondazione Arena è quello che riguarda i suoi lavoratori. Questi ultimi, unitamente alle sigle sindacali, avrebbero infatti inviato nei giorni scorsi una «richiesta di attenzione» rivolta al Consiglio comunale di Verona. A rivelarlo è il consigliere comunale di Verona e Sinistra in Comune Michele Bertucco, il quale in una nota fa sapere: «Come minoranza raccogliamo la richiesta di attenzione rivolta al Consiglio comunale dai lavoratori e dalle organizzazioni sindacali della Fondazione Arena. Appoggiamo la richiesta per la convocazione di un consiglio straordinario nel quale sentiremo i vertici della Fondazione Arena e i lavoratori e le lavoratrici ancora in cassa integrazione senza concrete prospettive di ripartenza. Ribadiamo che quando si parla della Fondazione Arena si deve sempre parlare di una attività che si svolge nell’arco dei 12 mesi - precisa il consigliere comunale Michele Bertucco - e che non è riducibile alla sola stagione estiva (sebbene il festival areniano sia la manifestazione che fornisce la maggior parte dei ricavi) né tanto meno ai soli concerti pop».

La questione del futuro di Fondazione Arena e dei suoi lavoratori è stato recentemente affrontato anche dai consiglieri comunali del Partito democratico Federico Benini, Elisa La PagliaStefano Vallani, i quali in una nota congiunta anzitutto sottolineano: «Al di là delle contingenze della limitazione dei posti autorizzabili all’interno dell’anfiteatro Arena per l’estate 2020, ci sono tutta una serie di questioni che Fondazione Arena dovrebbe chiarire, non solo alle organizzazioni sindacali ma anche alla città e al Consiglio comunale». In merito i tre esponenti dem rilevano nello specifico tre punti essenziali che andrebbero secondo loro affrontati sin da subito: «In primo luogo la ripartenza dovrebbe essere occasione per un rilancio della stagione invernale del Filarmonico, da sempre ruota di scorta della Fondazione Arena e da questa utilizzata soltanto per garantirsi gli introiti del Fus. In secondo luogo va fatta trasparenza sulla situazione economico finanziaria dell’ente, che ha beneficiato e sta beneficiando della misura di cassa integrazione (ennesimo sacrificio per i lavoratori) in assenza di dati certi dei danni causati dal coronavirus. In terzo luogo, - proseguono Federico Benini, Elisa La PagliaStefano Vallani - vanno messe in cantiere delle ipotesi di rilancio in grado di riportare al lavoro le maestranze e di mettere in sicurezza anche il grande patrimonio di professionalità rappresentato dall’esercito dei circa mille lavoratori estivi».

Proprio alla luce di queste loro considerazioni, i tre consiglieri comunali del Pd veronese concludono il loro intervento evidenziando l'importanza dell'«invito rivolto dai lavoratori della Fondazione Arena ai capigruppo comunali di aprire una discussione larga con la convocazione di un Consiglio comunale straordinario, per il quale - fanno infine sapere gli esponenti dem - abbiamo cominciato a raccogliere le firme e a condividere una mozione con le altre minoranze».

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