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Foibe, l'evento dell'Anpi si è tenuto e per la Kersevan si cerca nuova sede

La serata organizzata da alcune associazioni studentesche e dall'associazione dei partigiani c'è stata nonostante le minacce del sindaco Sboarina. Mentre all'evento «Io ricordo... tutto!» è stata tolta la sede e gli organizzatori hanno lanciato un appello

Un incontro minacciato che alla fine c'è stato e un dibattito pubblico in cerca di una sede. La strumentalizzazione sul tema delle foibe e dell'esodo istriano-giuliano-dalmata ha raggiunto livelli altissimi a Verona in questi giorni in cui le sezioni veronesi di Anpi, Rete degli Studenti Medi, Studenti Per e Udu avevano organizzato per ieri, 15 febbraio, una serata dal titolo «Foibe, l'importanza di un'analisi approfondita sul confine italo-sloveno», mentre per lunedì 18 febbraio nella sala Tommasoli era previsto l'evento «Io ricordo... tutto!», organizzato da Potere al Popolo, Rifondazione Comunista e Pci.
I due eventi sono stati descritti come "negazionisti" o "riduzionisti", ovvero come incontri in cui si sarebbe fornita una versione della storia che avrebbe minimizzato la tragedia vissuta dalle popolazioni nel confine nord-orientale dell'Italia nel secondo dopoguerra.

Nel caso di «Io ricordo... tutto!», la sala Tommasoli è stata revocata perché gli organizzatori non avrebbero specificato al Comune di Verona la presenza di Alessandra Kersevan, ricercatrice storica, che già nel 2013 era stata gravemente contestata da attivisti dell'estrema destra durante un suo incontro all'università di Verona. L'aver omesso la presenza della Kersevan è stato il motivo "tecnico" con cui l'amministrazione comunale ha giustificato la revoca. Ma gli organizzatori non si fermano è hanno lanciato un appello ad aiutarli a trovare un nuovo spazio dove organizzare l'incontro con la Kersevan. «L'uso della sala inizialmente concesso ci è stato impedito con un pretesto - si legge nell'appello - L'amministrazione comunale esegue gli ordini di Forza Nuova Verona. Noi crediamo che la democrazia e la ricerca storica siano cose serie. Il fascismo, invece, è un crimine a cui la nostra stessa Costituzione non dà agibilità politica».

L'evento di Anpi e delle associazioni studentesche, invece, si è tenuto regolarmente, nonostante le minacce del sindaco di Verona Federico Sboarina. Minacce a cui è stato risposto con un invito a partecipare che non è stato raccolto da Sboarina. La serata con il ricercatore delle università di Zagabria e Teramo Federico Tenca Montini è stata ripresa in diretta e pubblicata sulla pagina Facebook della Rete degli Studenti Medi di Verona.

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