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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Fine del mercato tutelato del gas. E a luglio tocca a quello della luce

Da oggi cessa di esistere il servizio di maggior tutela per la fornitura del gas naturale, anche se alcuni clienti potranno godere della "tutela della vulnerabilità"

Mentre è slittato all'1 luglio l'abolizione del mercato tutelato dell'energia elettrica, oggi, 10 gennaio, scatta in tutta Italia la fine del servizio di maggior tutela per la fornitura del gas naturale. Un cambiamento che interessa più di 320mila consumatori veneti, di cui poco meno di 100mila veronesi, i quali dovranno passare al mercato libero.

E per facilitare questa transizione, Arera ha programmato un passaggio graduale, partito già a settembre dello scorso anno, quando le famiglie che usufruivano del servizio di tutela per il gas hanno ricevuto un avviso dal loro fornitore. Questa comunicazione evidenziava l'opportunità di passare a un'offerta più vantaggiosa nel mercato libero, selezionando tra quelle attualmente proposte dal venditore e basandosi sulla stima annuale dei costi. «Se i clienti non hanno aderito a una nuova offerta proposta dal loro venditore o non hanno stipulato un diverso contratto di mercato libero con lo stesso o un altro venditore, il fornitore continuerà a fornire gas, ma con termini economici e contrattuali analoghi a quelli delle offerte placet a prezzo variabile per il gas naturale», ha spiegato Adiconsum Veneto, ricordando che comunque il cliente ha sempre la libertà di scegliere un'altra offerta di mercato libero.

L'associazione regionale dei consumatori ha inoltre fatto chiarezza sulle condizioni economiche che cambiano dal mercato tutelato a quello libero. «In primo luogo, una quota destinata a coprire i costi di approvvigionamento del gas naturale, calcolata come la media mensile dei prezzi giornalieri al punto di scambio virtuale (psv), alla stessa maniera delle offerte placet a prezzo variabile. A questa si aggiunge una quota energia, determinata dalla somma delle componenti di approvvigionamento e commercializzazione, già fissate per il servizio di tutela corrente. Inoltre, c'è una quota fissa annuale, il cui importo è deciso dal venditore e sottoposto alla supervisione di Arera. Queste condizioni economiche sono valide per 12 mesi e possono essere rinnovate seguendo le stesse procedure previste per le offerte placet. Per quanto riguarda le condizioni contrattuali, esse rimangono in linea con quelle delle offerte placet, con l'eccezione della modalità di ricezione delle bollette, che continuerà ad essere la stessa già utilizzata dal cliente nel servizio di tutela».

Infine, ci sono i cosiddetti "clienti vulnerabili" del settore del gas, ovvero quei consumatori che vivono in condizioni economiche disagiate; o con disabilità; oppure che risiedono in strutture temporanee a seguito di catastrofi naturali; o che hanno più di 75 anni. «Per questi clienti vulnerabili che attualmente usufruiscono del servizio di tutela per il gas naturale, il fornitore manterrà la fornitura attiva sotto la cosiddetta "tutela della vulnerabilità" - ha concluso Adiconsum Veneto - Questa prevede condizioni economiche per il servizio di tutela del gas e condizioni contrattuali simili a quelle delle offerte placet per il gas naturale. L'unica differenza riguarda la modalità di ricezione delle bollette, che resterà invariata rispetto al mercato tutelato».

Per aiutare i cittadini ad orientarsi fra le varie offerte del mercato libero del gas, Arera ha creato il Portale delle Offerte. Ma la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Erika Baldin ha chiesto che anche la Regione Veneto si attivi per aiutare tutti i cittadini interessati da questo cambiamento. «Al sistema concorrenziale stanno transitando anche persone di istruzione approssimativa e con scarsi mezzi economici - ha dichiarato Baldin - Pertanto, anche coinvolgendo le associazioni di consumatrici e consumatori diffuse nel territorio, è opportuno che la Regione crei un portale informatico pubblico di comparazione delle offerte, sia in senso economico che qualitativo, volto allo stesso tempo a favorire il rispetto del principio di concorrenza e quello della trasparenza del mercato, a fronte di oltre 500 operatori del gas naturale e di oltre 600 dell’energia elettrica».

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