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Filobus, cittadini informati sui cantieri. Bertucco: «Ci sono criticità non risolte»

È partita la campagna di comunicazione che terrà aggiornata la città sull'avanzamento dei lavori. Via libera anche dalla commissione per la valutazione di impatto ambientale, ma per il consigliere comunale restano da sciogliere alcuni nodi

«Mettiamoci all'#opera». Con questo motto è iniziata la campagna di comunicazione nelle zone di Verona interessate dai cantieri del filobus, opera che in tre anni deve essere realizzata. Attraverso il sito internet del Comune si potrà seguire l'avanzamento dei lavori, attualmente attivi in alcuni quartieri come Borgo Roma, Borgo Venezia e San Michele Extra. La cittadinanza è stata avvisata, ma ogni cittadino può contattare il numero 045-2212345 oppure scrivere a filovia@amt.it per richiedere informazioni aggiuntive.

Nel frattempo, il progetto del filobus ha ottenuto il via libera dalla commissione provinciale che doveva valutarne l'impatto ambientale. Ma per il consigliere comunale di Verona e Sinistra in Comune Michele Bertucco, anche questa approvazione non risolve alcuni problemi che il progetto ancora si porta dietro. 

I tecnici hanno dovuto prendere atto della confusione esistente attorno all'ipotesi di galleria pedonale a San Paolo, annunciata a chiacchiere ma non inserita nel progetto attuale, e che pertanto dovrà essere oggetto di una nuova variante ad hoc - scrive Bertucco - Neanche questa volta sono state prese in considerazione le osservazioni delle circoscrizioni, oggetto di possibili nuove varianti annunciate sempre e soltanto a chiacchiere. Inoltre, è stato possibile superare la macroscopica assenza dei parcheggi scambiatori soltanto grazie ad una sorprendente dichiarazione del settore mobilità e traffico del Comune il quale ha assicurato che "il completamento del parcheggio di Verona Sud, alla Genovesa, è previsto entro l'anno 2019", mentre il parcheggi di Verona Est e di Cà di Cozzi "potranno entrare in funzione compatibilmente con la messa in esercizio del sistema filoviario, prevista nel gennaio 2022". Questo è scritto, ma naturalmente non ci crede nessuno.
Siamo ancora al gioco delle parti anche sulla lunghezza dei mezzi, che non è stata ancora determinata con precisione, ragion per cui alcune banchine di fermata potrebbero rivelarsi di lunghezza insufficiente. Inoltre non è ancora chiaro se potranno accostarsi, oltre al filobus, anche i bus normali.
La commissione sottolinea il "permanere di criticità" sui nodi fondamentali di Porta Vescovo e Piazzale Stefani, dove potranno verificarsi "accodamenti dei mezzi del trasporto pubblico locale".
Non da ultimo "con riferimento al traffico indotto, in fase di cantiere, relativamente al nodo Via Città di Nimes, non risulta chiaramente definita l'incidenza del traffico lungo i percorsi alternativi". Quando il passaggio di Via città di Nimes sarà chiuso, da dove passeranno le macchine? Mistero.

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