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Location e mostre inedite a Verona per il Festival internazionale di fotografia Grenze, Ugolini: «Evento ricercato e prezioso»

Da quest’anno nuove sedi espositive e un programma più ampio, con eventi collegati anche ad Art Verona. Mostre con artisti provenienti da tutto il mondo, oltre a laboratori e workshop

Più giorni e più sedi, con spazi espositivi collocati non solo nel quartiere di Veronetta ma anche in molteplici luoghi della città, per un Festival Internazionale di Fotografia Grenze che punta a crescere sempre di più. Nel circuito delle diverse location che ospiteranno le mostre dell’edizione 2023, quattro le nuove sedi: Serre Comunali, Porta Vescovo, Teatro Nuovo e Il Meccanico, un nuovo spazio privato cuore del Festival. Inoltre, sono state programmate più giornate, con alcune esposizioni che saranno coinvolte anche in Art Verona, con mostre inaugurate in ottobre e visibili fino alla fine del mese.

Proposta una formula collaudata negli anni, che vede al centro la forte vocazione internazionale dell’evento, con la presenza di fotografi provenienti da Australia, Stati Uniti, Grecia, Cuba, Kosovo, Spagna, Serbia, Belgio e naturalmente Italia. Tema dell'edizione che inaugura il 7 settembre è Staunen: meraviglia. I progetti esposti sono stati selezionati per raccontare le sfumature dello stupore davanti a quell'inatteso che non si può comprendere o dire. La curatela e la direzione artistica del festival sono di Simone Azzoni, docente universitario e critico d’arte, e Francesca Marra, fotografa e docente, affiancati da un team giovane e dinamico di studiosi, studenti e appassionati di fotografia.

Il Festival è organizzato in collaborazione con Assessorato alla Cultura - Turismo - Spettacolo - Rapporti con l'Unesco del Comune di Verona e l'Università Pontificia Iusve. La manifestazione è stata presentata oggi dall’assessora alla Cultura Marta Ugolini insieme ai direttori artistici Azzoni e Marra. Presenti, Giusi Pasqualini del Centro Internazionale di Fotografia Scavi Scaligeri e Ettore Napione dell’Ufficio Unesco del comune di Verona.

«La fotografia è ormai considerata a tutti gli effetti una forma d’arte contemporanea - ha sottolineato l’assessora Marta Ugolini - divenendo così non solo una rappresentazione, ma una vera e propria interpretazione, uno sguardo d’artista che ci racconta la vita, la bellezza, il dolore, e in questo caso, lo "Stupore" scelto come tema centrale della sesta edizione del Festival. Con grande piacere la città e nello specifico il quartiere di Veronetta, che si dimostra sempre più vivace e generatore di novità ed eventi, si apprestano ad accogliere un evento ricercato e prezioso, che regala a tutti noi originali visioni d’arte».

«Molte le novità proposte in una edizione che punta ad ampliare non solo negli spazi ma anche nei tempi di programmazione delle sue esposizioni - hanno spiegato Francesca Marra e Simone Azzoni -. Di particolare importanza la sede "Il Meccanico", un nuovo spazio espositivo del Festival, inaugurato a maggio di quest’anno. Il nostro obiettivo è quello di essere parte del territorio, allargando la rete dei soggetti coinvolti e le proposte offerte al pubblico, mantenendo però la vocazione internazionale originale, attrattrice di artisti di calibro provenienti da tutto il mondo».

Sedi espositive e programmi

Al Bastione delle Maddalene di Vicolo Madonnina 12 è esposta la sezione principale. Le mostre di Charles H. Traub - Dolce Via Nova – e di Benedetta Sanrocco - CHOCOLATE & DIRTY CLOTHES del Premio Musa nato in collaborazione con l'omonima scuola milanese, saranno esposti presso Grenze | Galleria d’Arte Contemporanea, in collaborazione con Isolo17, in via XX Settembre.

In Fonderia Fonderia 20.9 ci sarà ASPETTATIVE TRADITE di Chiara Bandino, Gloria Pasotti, Nicolò Lucchi, Arielle Bonne Année. Il Lazzaretto di Verona ospita la sezione OFF mentre Lo Spazio Veronetta propone W O W uàu progetto di Jessica Noy Laufer, Chiara Fogliatti e Ginevra Gadioli. Le Serre Comunali si aprono al pubblico proponendo tra limoni e sempreverdi due progetti: Ottantuno di Isacco Emiliani e Capre o Pecore di Kevin Horan.

Il Teatro Nuovo in occasione della rassegna Theatre Art Verona, espone Teatro e fotografia una antologica di Enrico Fedrigoli. Porta Vescovo dal 7 al 17 settembre accoglierà lo spazio dedicato al libro di fotografia e alcuni incontri con gli autori. Infine, inaugurato in maggio Il Meccanico, nuovo spazio espositivo del Festival in via San Vitale 2b, espone in settembre una scelta dalla collezione dal Centro Internazionale di Fotografia Scavi Scaligeri, il progetto di Petros Efstathiadis ESCAPE PODS e in ottobre, in collaborazione con Art Verona: Laure Winants con Albedo, Isacco Emiliani e la sua ultima ricognizione artica Climate Change e Elodie Cavallaro con Mère.

Tutte le sedi sono ad ingresso gratuito, info e orari di ogni location sul sito del Festival: www.grenzearsenalifotografici.com e sul sito del Comune di Verona www.comune.verona.it.

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