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Venerdì, 19 Aprile 2024
Attualità Santa Lucia e Golosine / Via Germania

La libertà al centro del Festival della Dottrina Sociale della Chiesa di Verona

«Il rischio della libertà» è il tema scelto per l'ottava edizione. Il sindaco Sboarina: «Tema particolarmente stimolante e sono sicuro che sarà un vero successo»

Le parole di Papa Francesco, in un videomessaggio, apriranno l'ottava edizione del Festival della Dottrina Sociale della Chiesa, domani 22 novembre alle 20.30 nell'auditorium del Cattolica Center di Verona, in via Germania 33. Il messaggio darà ufficialmente il via alle quattro giornate di confronti, approfondimenti e dibattiti su mondo del lavoro, giovani, giustizia, economia, finanza e cultura.
A seguire due relazioni inaugurali dalla forte apertura internazionale: la prima condotta da padre Ramzi Sidawi, economo presso la Custodia di Terra Santa, che terrà un intervento dal titolo «Il difficile cammino verso la libertà e la pace: una lettura della situazione in Medio Oriente»; la seconda condotta da mons. Gjergi Meta, vescovo di Rrehshen (Albania), con un intervento dal titolo «Dal regime comunista alla libertà: il cammino dell’Albania».

«Il rischio della libertà» è il tema scelto per l'ottava edizione del festival, a sottolineare come oggi, in una società libera da schemi, individualista e priva di ogni senso di appartenenza, sia davvero difficile e rischioso perseguire la libertà vera, intesa come autodeterminazione, libertà di pensiero, di movimento, libertà di aprirsi e accogliere. «Ognuno di noi desidera profondamente e intimamente la libertà perché è in gioco la nostra stessa umanità e la nostra dignità. Ma spesso la libertà non solo è a rischio ma viene completamente negata - spiega mons. Adriano Vincenzi, coordinatore del festival - La libertà negata è percepita solo da chi ha un udito fine e antenne libere e adatte a captare il grido del silenzio. È il grido dei morti nel Mediterraneo: i morti non parlano e in questo caso non sono neanche visibili. I morti sono tantissimi ma il cimitero è invisibile. La libertà è negata alle migliaia di ragazze che sono costrette a vendere il loro corpo per portare soldi nelle casse delle organizzazioni criminali, è negata a chi vive sotto la scure dell'usura. Il risultato di questa negazione della libertà è impressionante: la mancanza di libertà e la morte arrivano a toccarsi e in alcuni casi a coincidere».

La manifestazione si propone come laboratorio di idee e buone pratiche, promosse dagli stessi attori della vita sociale: imprenditori, avvocati, medici, operai, commercialisti, giovani, insegnanti. Dagli incontri in calendario nascerà un'attenta analisi critica della società attuale e numerosi spunti su cui lavorare nel corso dell’intero anno. «In più situazioni si può dire che viviamo in un regime di libertà vigilata, non per questioni di ordine pubblico ma come estensione del potere dell'economia, della politica e della comunicazione», ha aggiunto mons. Vincenzi.

Giunto quest’anno alla ottava edizione, il festival della dottrina sociale della Chiesa si conferma quindi come un'occasione speciale per creare e nutrire relazioni e per condividere esperienze che possono diventare buone pratiche a cui ricorrere nel quotidiano.

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Il Festival della Dottrina Sociale - ha sottolineato il sindaco di Verona Federico Sboarina - rappresenta, fin dalla sua nascita, un momento fondamentale di confronto e arricchimento per la nostra città e per il Paese. Il tema proposto quest'anno è particolarmente stimolante e sono sicuro che, vista la qualità dei relatori e l'importanza del sito in cui saremo ospiti, sarà un vero successo. Dal confronto e dal dibattito, infatti, nascono le vere opportunità e questo festival è una grande occasione per tutti.

Più di 15 gli approfondimenti tematici in programma, tra convegni, incontri pubblici e tavole rotonde. Al festival sono attese oltre 20mila presenze.

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