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L'accorato appello di Volt Verona: «Alla città serve il festival areniano»

«Bisognerà ridurre i posti, e di certo la gestione dei flussi non sarà facile. Ma dobbiamo avere coraggio», afferma Luca Nisidi city lead di Volt Verona

Il 13 giugno è prevista l'inaugurazione della 98° edizione dell'Arena di Verona Opera Festival con il nuovo allestimento di Cavalleria Rusticana & Pagliacci, con la regia di Gabriele Muccino: «Lo svolgimento del festival, però, è messo a rischio dall’emergenza sanitaria che stiamo attraversando. - si legge in una nota di Volt Verona - Riteniamo necessario percorrere tutte le iniziative a livello istituzionale affinché la stagione lirica veronese possa comunque svolgersi, anche con una programmazione ridotta. La sospensione del festival rischia di produrre un grosso danno economico e di immagine per la città di Verona, oltre che per la Fondazione Arena, che ha già dovuto fronteggiare, sempre a causa del COVID-19, l'annullamento di tutti gli spettacoli del Teatro Filarmonico previsti in primavera: rispetto agli altri teatri nazionali, infatti, è risaputo che per l'Arena di Verona la maggior parte delle entrate deriva dai biglietti venduti per la stagione estiva».

a verona serve il festival areniano

Luca Nisidi

Volt Verona esprime quindi «il suo appoggio all'iniziativa del sindaco Sboarina, presidente della Fondazione Arena, che ha recentemente inviato una lettera al Ministro per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo Dario Franceschini, riportando l'attenzione sul tema del festival». Così commenta Luca Nisidi, city lead di Volt Verona: «L'Arena ha il vantaggio di essere un teatro all'aperto, quindi sarebbe possibile mantenere al suo interno le condizioni di sicurezza sanitaria. Bisognerà ridurre i posti, e di certo la gestione dei flussi non sarà facile. Ma dobbiamo avere coraggio, e dimostrare al resto d'Europa che Verona può lavorare bene anche in condizioni avverse. Ieri ricorreva la Festa dei lavoratori, e come Volt Verona siamo vicini a tutte le persone che, a causa di questa crisi, vedono messa a rischio la loro occupazione, - conclude Nisidi - Pensiamo ai lavoratori della Fondazione Arena, di cui molti sono stagionali. Per non parlare delle strutture ricettive e degli esercenti del centro storico: anche su di loro, l'annullamento del festival lirico produrrebbe effetti negativi. In questo momento di difficoltà, insieme possiamo aiutare i settori dello spettacolo e del turismo, rimboccandoci le maniche e ripartendo assieme, nonostante le avversità. È un'opportunità, non sprechiamola».

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