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Festa della Liberazione, Cafagna: «La storia non si piega a logiche di parte»

È stata vissuta con partecipazione la festa del 25 Aprile in Piazza Bra. Il sindaco ha rinnovato l'avvertimento alla vigilanza contro il nazifascismo. Rete degli Studenti Medi: «Resistenza è base su cui il nostro Paese si regge»

È stata grande la partecipazione di Verona alle celebrazioni di oggi, 25 aprile, Festa della Liberazione dell'Italia dal nazifascismo.

La cerimonia ufficiale, con tutte le autorità locali e banda musicale di Grezzana, ha preso il via in Piazza Bra con l'alzabandiera. Il corteo si è poi spostato in Piazza Viviani per la deposizione delle corone alle targhe che ricordano i caduti militari e la battaglia in difesa del Palazzo delle Poste. Corone che sono state poi deposte anche alla sinagoga in ricordo della Medaglia d’Oro Rita Rosani e in Piazza Bra al monumento ai caduti di tutte le guerre, al monumento al partigiano e alla targa per i deportati nei campi di sterminio.
Sulla scalinata di Palazzo Barbieri è stata poi letta la motivazione del conferimento della Medaglia d'Oro al Valor Militare alla città di Verona, a cui sono seguiti gli interventi del sindaco di Verona Damiano Tommasi, del prefetto di Verona Donato Cafagna e del presidente della Provincia Flavio Pasini.

E mentre Tommasi ha ribadito l'importanza del restare vigili per respingere il ritorno di ogni forma di nazifascismo, il prefetto Cafagna ha sottolineato il carattere gioioso della festa di oggi. «Una gioia che ritroviamo nelle dichiarazioni rese a distanza di anni da coloro che vissero quei giorni tra aprile e maggio 1945 nelle nostre città - ha detto il prefetto nel suo discorso - In esse emerge in tutta la sua potenza la scossa elettrica che percorse il Paese, la voglia straripante, incontenibile che provarono allora, nel riprendere a vivere liberi dal terrore, dal pericolo sempre incombente, da una condizione di mancanza di libertà e diritti, pur tra le immani distruzioni e le enormi privazioni materiali e morali che avevano subito e che continuavano a subire. Il 25 Aprile è festa, ma anche memoria della liberazione, intesa come conoscenza di storie di uomini, di donne, di vicende dolorose, di atti di coraggio, di eroismi. È la nostra storia, dobbiamo conoscerla, non giudicarla con il metro dell'oggi né piegarla alle logiche di parte, perché è la storia della salvezza della Patria, che abbiamo ereditato e che è di tutti i cittadini italiani. Riconoscerci nel sentimento di solidarietà e nei valori sanciti e tutelati dalla Costituzione e trasferire questo legame alle nuove generazioni, divenga il nostro impegno quotidiano di istituzioni e di cittadini».

E prima dell'ammainabandiera, sono intervenuti i rappresentanti degli studenti, l'oratore ufficiale della giornata, il professor Roberto Tagliani, e l'attore Andrea Pennacchi con un suo monologo. «Abbiamo con orgoglio partecipato alle celebrazioni ufficiali che si sono tenute in Piazza Bra - ha commentato la Rete degli Studenti Medi di Verona - Questo giorno più di altri ci ricorda l’importanza della lotta costante e che la Resistenza è stata la base su cui poi oggi il nostro Paese si regge. Valori come l’antifascismo erano in piazza, nel corteo che poi ne è seguito, nelle persone che l'hanno partecipato».

Infine, a fianco delle associazioni partigiane, hanno partecipato alle celebrazioni anche +Europa Verona ed altre associazioni scaligere che hanno voluto ribadire il loro sostegno «alla resistenza Ucraina contro il fascismo del dittatore Putin. Ieri come oggi e domani è dovere di tutti noi supportare chi difende con la propria vita la libertà e la democrazia di fronte alle aggressioni fasciste e totalitarie».

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