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Extinction Rebellion benda statue in città. «Collasso climatico non è un racconto»

Secondo gli attivisti l'aumento dei fenomeni climatici estremi è dovuto «all'uso massiccio di combustibili fossili» ed è necessario «agire ora»

Una chiamata all'azione e ad unirsi a chi "si ribella contro l'estinzione". Nella notte tra sabato e domenica scorsi, 24 e 25 giugno, gli attivisti veronesi di Extinction Rebellion hanno bendato alcune statue della città per richiamare l'attenzione sui cambiamenti climatici. Sulle statue sono stati anche appesi dei cartelli su cui è stato scritto: «Il collasso climatico non è un racconto. Agiamo ora».

L'invito degli ambientalisti è dunque quello di togliersi la benda della disinformazione dagli occhi e di comportarsi in modo più consapevole, riducendo il proprio impatto sul clima. «Il 2022 è stato l’anno nero degli eventi climatici estremi in Italia - hanno spiegato Extinction Rebellion Verona - Siccità, grandinate, trombe d’aria e alluvioni sono aumentate sensibilmente, ma anche frane, incendi e ondate di calore continuano a provocare danni ed elevare il livello dell'emergenza. E il 2023 non sembra essere da meno».

Secondo i dati forniti dagli attivisti, dal 2021 al 2022 i fenomeni climatici estremi in Italia sono aumentati del 55%, causando 29 morti. «104 casi di allagamenti e alluvioni da piogge intense, 81 casi di danni da trombe d’aria e raffiche di vento, 29 da grandinate, 28 da siccità prolungata, 18 da mareggiate, 14 eventi con l’interessamento di infrastrutture, 13 esondazioni fluviali, 11 casi di frane causate da piogge intense, 8 casi di temperature estreme in città , 4 eventi con impatti sul patrimonio storico».

E dietro questo incremento di fenomeni climatici estremi ci sarebbe l'inquinamento prodotto dalle attività umane. «È importante che i cittadini e i decisori politici siano consapevoli dell’emergenza in atto e di come essa sia il risultato dell’uso massiccio di combustibili fossili - hanno concluso gli ambientalisti veronesi - Il tempo per agire è poco, se vogliamo avere delle speranze dobbiamo agire ora. Chiediamo che il governo dichiari emergenza climatica a livello nazionale. Il collasso climatico non è un racconto, è reale e non riguarda solo le regioni artiche e gli orsi polari o aree geograficamente distanti da noi che possiamo chiudere fuori dalle nostre vite. Il collasso climatico è reale e sta accadendo ora, sta accadendo qui».

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