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Martedì, 23 Aprile 2024
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Lotta all'evasione fiscale, solo 7 comuni veronesi segnalano irregolarità

Con le segnalazioni a Inps e Agenzia delle Entrate, gli enti locali possono tornare in possesso delle intere somme evase. Ma solo poche amministrazioni sfruttano questa opportunità

Per il sindacato dei pensionati Spi Cgil, la lotta all'evasione fiscale da parte dei singoli comuni a Verona e nel resto d'Italia continua a essere un flop. Una valutazione che si basa sui dati diffusi dal Ministero dell'Interno e riferiti al 2017: solo 7 amministrazioni scaligere su 98 (il 7%) hanno sfruttato l'opportunità di segnalare all'Agenzia delle Entrate e all'Inps le irregolarità fiscali e contributive nel proprio territorio. I soldi così recuperati sarebbero rimasti al 100% nelle disponibilità dei comuni segnalatori.

In provincia di Verona le segnalazioni hanno portato nella casse dei comuni 223.577 euro in totale, l'anno scorso. Meglio dell'anno prima quando erano stati recuperati 210.539 euro, ma peggio del 2015 e del 2014. Il capoluogo ha recuperato 157mila euro, con una performance peggiore rispetto ai tre anni precedenti. Sempre molto attiva su tale fronte l'amministrazione di Fumane, 4.092 abitanti, che nel 2017, grazie alle denunce all'Inps e all'Agenzia delle Entrate, ha trattenuto 57.234 euro.

È triste constatare che tanti comuni veneti non hanno ancora colto tale opportunità fornita dal decreto sul federalismo fiscale - ha spiegato Gino Ferraresso, responsabile sipartimento contrattazione sociale dello Spi Cgil Veneto - Come sindacato questo tema è al centro della contrattazione sociale. Infatti, con i soldi recuperati e destinati per il 100% agli enti locali che hanno segnalato l'evasione si possono migliorare i servizi, soprattutto per gli anziani e per i giovani.

Giuseppe Di Girolamo, segretario generale dello Spi Cgil di Verona ha poi aggiunto: "Continuano a essere troppo pochi i comuni che segnalano l'evasione fiscale e contributiva nel proprio territorio. Si può fare molto di più e l'esempio da seguire è quello di Fumane, che nel 2014 e nel 2015 era riuscito a recuperare una somma superiore ai 365mila euro. Capiamo che non sia così semplice, con i pochi mezzi e le poche risorse a disposizione, denunciare l'evasione fiscale e contributiva, soprattutto per i comuni più piccoli. Ma l'opportunità dovrebbe essere sfruttata proprio perché con i soldi trattenuti dalle amministrazioni si possono incrementare i servizi sul territorio. Anche il governo dovrebbe fare la sua parte spingendo gli enti locali a denunciare l'evasione fiscale e contributiva invece che promuovere condoni mascherati da pace fiscale, che come al solito vanno a favorire chi le tasse non le paga a discapito di chi le ha sempre pagate".

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