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L'Ass. Donazzan: «Scuola a giugno ed anche a luglio». Dal Miur il piano per gli esami di Stato

L'Ass. regionale all'Istruzione in Veneto: «Bisogna recuperare la socialità, grande vuoto della didattica a distanza». Il ministero presenta il piano per gli esami alle scuole medie e superiori

L'assessore regionale all’istruzione in Veneto Elena Donazzan raccoglie con favore e commenta le dichiarazioni del nuovo ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi che ha annunciato la volontà di modificare l’esame di maturità, prevedendo di fare in modo che il maturando parta da un elaborato su materie di indirizzo per poi passare ad un esame orale sul testo delle discipline. «Ho molto apprezzato questa uscita del neoministro sull’esame di Stato. Si ridà dignità all’esame attraverso un colloquio orale dove l’emozione deve essere tenuta come elemento di valutazione», ha spiegato in una nota ufficiale della Regione Veneto l'assessore Elena Donazzan.

Quest'ultima, inoltre, ha poi commentato quanto dichiarato dal neoministro in occasione del primo confronto avuto nei giorni scorsi con gli assessori regionali alla Scuola di tutte le Regioni italiane: «Il tema della didattica a distanza resta un elemento fondamentale, - ha dichiarato l'Ass. all'Istruzione in Veneto Elena Donazzan - sono convinta che bisogna recuperare per i ragazzi che hanno sofferto di più con la DAD, ma soprattutto, condividendo quanto detto dal ministro Bianchi, bisogna recuperare la socialità, grande vuoto della didattica a distanza. Vorrei che nella scuola a giugno e, perché no, a luglio, si facesse musica, tanto sport (che è mancato e che è grande assente visto che in questo governo manca il ministero dello Sport). Il Veneto, - ha poi concluso l'Ass. Elena Donazzan - con le sue "giornate dello sport" ha dato dignità ad una materia, ad una disciplina che considero trasversale perché aumenta le soft skills, le competenze trasversali dei ragazzi, ed è un elemento imprescindibile nella crescita, aiutando a formare il carattere dei giovani».

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L'Ass. Elena Donazzan al Job Orienta di Verona

Il piano del Miur per gli esami di Stato

Nel frattempo, il ministero dell'Istruzione fa sapere che sono già pronte le ordinanze sugli esami di Stato del primo e del secondo ciclo di Istruzione, che lunedì saranno inviate al Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione per il parere previsto prima della loro emanazione. Le ordinanze, secondo quato comunicato dal ministero dell'IStruzione, definiscono gli esami di giugno, tenendo conto dell’emergenza sanitaria e del suo impatto sulla vita scolastica e del Paese. Sia per il primo che per il secondo ciclo, l’esame si baserà su una prova orale che partirà con la discussione di un elaborato.

«L’esame consentirà alle studentesse e agli studenti di esprimere quanto maturato nel corso dei loro anni di studio. - sottolinea il nuovo ministro dell’Istruzione, Professor Patrizio Bianchi - Studentesse e studenti, attraverso il loro elaborato, che potrà essere un testo, ma anche una prova pratica o un prodotto multimediale, potranno dimostrare ciò che hanno appreso e compreso, la loro capacità di pensiero critico e di esprimersi. L’esame - prosegue il ministro - deve essere concepito come il diritto di tutte le studentesse e tutti gli studenti ad essere valutati sulla base delle attività scolastiche svolte nell’arco di tutto il loro percorso. Tenendo conto delle difficoltà vissute durante l’emergenza sanitaria».
Studentesse e studenti saranno seguiti, passo dopo passo, dall’assegnazione dell’argomento dell’elaborato, fino alla sua discussione di fronte alla commissione.

Il ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi  - Foto Ansa via Today

Il ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi  - Foto Ansa via Today

L’esame del primo ciclo

L’esame prevede una prova orale a partire dalla discussione di un elaborato su una tematica che i consigli di classe assegneranno, tenendo conto delle caratteristiche personali di ciascuna studentessa e di ciascuno studente, entro il prossimo 7 maggio. L’elaborato sarà trasmesso alla commissione entro il 7 giugno. I docenti seguiranno i singoli alunni, suggerendo la forma di elaborato più idonea e accompagnandoli durante la stesura. L’elaborato potrà essere scritto, in forma multimediale, potrà essere una produzione artistica o tecnico-pratica e coinvolgere una o più discipline. La votazione finale resta in decimi. Si potrà ottenere la lode. L’ammissione all’Esame sarà deliberata dal Consiglio di classe. La partecipazione alle prove nazionali Invalsi, che comunque si terranno, non sarà requisito di accesso. Quanto al requisito della frequenza, previsto per i tre quarti dell’orario individuale, saranno, come previsto dalla normativa, i collegi docenti a introdurre le eventuali deroghe, tenuto conto delle specifiche situazioni anche dovute all’emergenza pandemica.

L’esame del secondo ciclo

La sessione d’esame avrà inizio il prossimo 16 giugno. L’esame prevede un colloquio orale, a partire dalla presentazione di un elaborato che sarà assegnato dai Consigli di classe, sulla base del percorso svolto. L’elaborato riguarderà le discipline caratterizzanti l’indirizzo di studi, che potranno essere integrate anche con apporti di altre discipline, esperienze relative ai Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento o competenze individuali presenti nel curriculum dello studente. L’ammissione all’esame sarà deliberata dal Consiglio di classe. Come per gli esami conclusivi del primo ciclo, la partecipazione alle prove nazionali Invalsi, che comunque si terranno, non sarà requisito di accesso, e saranno le istituzioni scolastiche a stabilire eventuali deroghe al requisito della frequenza, previsto per i tre quarti dell’orario individuale.

Si deroga anche al monte orario previsto per i percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento, che non rappresenta un requisito di accesso. Il credito scolastico avrà un peso fino ad un massimo di 60 punti, 40 per l’orale. La votazione finale resta in centesimi e si potrà ottenere la lode. La commissione sarà interna, con il Presidente esterno. Il colloquio partirà dall’elaborato predisposto dai candidati. L’argomento dell’elaborato sarà assegnato a ciascuna studentessa e a ciascuno studente entro il prossimo 30 aprile dal Consiglio di classe. Ogni docente seguirà un gruppo di studenti. Ragazze e ragazzi saranno accompagnati durante la costruzione del loro elaborato, che dovrà essere consegnato all’insegnante di riferimento entro il 31 maggio.

L’elaborato potrà avere la forma più varia, in modo da tenere conto della specificità dei diversi indirizzi di studio, della progettualità delle istituzioni scolastiche e delle caratteristiche della studentessa o dello studente in modo da valorizzare le peculiarità e il percorso personalizzato compiuto. Dopo la discussione dell’elaborato, la prova orale proseguirà con l’analisi di un testo già oggetto di studio nell’ambito dell’insegnamento della lingua e letteratura italiana. Saranno poi analizzati, come lo scorso anno, dei materiali (un testo, un documento, un problema, un progetto) predisposti dalla commissione. All’interno dell’elaborato o nel corso del colloquio saranno esposte le esperienze svolte nei Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento. Nella conduzione dei colloqui si terrà conto delle informazioni contenute nel curriculum dello studente, che comprende il percorso scolastico, ma anche le attività effettuate in altri ambiti, come sport, volontariato, attività culturali.

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