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Erbacce su marciapiedi e giardini: "Non meritiamo tutto questo degrado"

Stefano Vallani, consigliere comunale del PD, lancia la discussione sulle condizioni da lui rilevate nelle varie circoscrizioni: "Situazioni non solo brutte da vedere ma anche dannose per le casse comunali"

Erbacce che adornano marciapiedi, attraversamenti e passaggi pedonali, finendo per nascondere la segnaletica orizzontale e aprire crepe nella pavimentazione; cespugli lasciati crescere indisturbati fino a diventare alberelli che spaccano e sollevano l’asfalto: queste le scene di degrado che l’estate veronese presenta un po’ in tutte le circoscrizioni.

È il consigliere comunale del Partito Democratico di Verona, Stefano Vallani, a sollevare la discussione sulla condizione di strade, marciapiedi e giardini delle varie zone della città di Verona. 

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Situazioni non solo brutte da vedere – soprattutto laddove giardini pubblici che dovrebbero invitare al relax si presentano come campi incolti – ma anche dannose per le casse comunali, poiché le erbe infestanti rovinano i marciapiedi e gli asfalti aumentando poi le spese di manutenzione future.

A partire dalla Settima Circoscrizione segnaliamo, tra i più eclatanti, il caso dei giardini prospicienti via Unità d’Italia all’altezza di via Gugliemi; i marciapiedi di Via Unità d’Italia all’altezza dell’ex Tiberghien; la strada per Montorio-Mizzole, costellata di erbacce. Fa rabbrividire la situazione dell'ex Gasometro: le erbe infestanti hanno nascosto le belle immagini di Verona posizionate da AMT per dare una copertura all'eterno cantiere. Ancora più impressionante il tratto di Lungadige Galtarossa all'altezza del cantiere: la vecchia cancellata del Gasometro, che vediamo ogni giorno sempre più ricca di crepe; un vecchio palo di segnaletica che sbalza sulla circonvallazione; una ciclabile distrutta ed arbusti e siepi spontanee che sembrano alberi ed invadono quello spazio. Una terra di nessuno sotto agli occhi di milioni di turisti che giungono lì con i loro torpedoni.

Non meritiamo tutto questo degrado, comprendiamo che non sia più possibile usare il diserbante chimico, va però trovato il modo di gestire il fenomeno delle erbe infestanti. Alla ripresa delle attività del Consiglio comunale chiederemo spiegazioni di questa estate calda e pigra, dove in città il degrado ha avuto la meglio.

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