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Rapporti tra autismo e dna, l'università di Verona ha collaborato alla ricerca

È stato pubblicato uno studio, a cui ha preso parte anche l'ateneo scaligero, con cui è stato svelato il ruolo del dna alla base di una delle forme più comuni di autismo

Anche l'università di Verona ha collaborato con un gruppo di ricercatori dell'istituto italiano di tecnologia di Rovereto e dell'università di Pisa ad una ricerca che ha permesso di osservare il ruolo del dna alla base di una delle forme più comuni di autismo. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Brain e permette di capire in che modo le mutazioni genetiche legate all'autismo influiscano sulla struttura e il funzionamento del cervello. A finanziare la ricerca è la fondazione statunitense "Simons Foundation for Autism Research Initiative", e oltre all'università di Verona hanno collaborato anche l'università di Torino, il laboratorio europeo di biologia molecolare di Monterotondo, il Cnr di Catanzaro e il S. Anna Institute and Research in Advanced Neuro-Rehabilitation di Crotone.

Ci aspettiamo che questo tipo di approccio permetta di identificare in maniera oggettiva quante e quali forme di autismo esistano - ha spiegato ad Ansa Alessandro Gozzi dell'istituto italiano di tecnologia di Rovereto - un prerequisito fondamentale per l'identificazione di future terapie mirate.

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