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Nuova discarica di amianto a Caluri, parte la protesta: «Proposta irricevibile»

L'azienda bresciana Tecnoinerti ha avanzato l'istanza al Comune di Villafranca e alla Regione Veneto. PD: «Il contributo di tutto il territorio veronese al Piano dei rifiuti regionale è già altissimo»

Non è espressamente tra i punti all'ordine del giorno, ma alle 20 di questa sera, 26 ottobre, di sicuro se ne parlerà durante il consiglio comunale di Villafranca di Verona. Agli uffici del Comune e a quelli della Regione Veneto è stata infatti depositata la proposta di attivazione di una nuova discarica nella località di Caluri. A presentare l'istanza è stata l'azienda bresciana Tecnoinerti di Polpenazze sul Garda, la quale vorrebbe creare un impianto per la messa a dimora permanente di rifiuti pericolosi contenenti amianto.

Il sito della struttura è stato individuato in un terreno vicino a Caluri, ma avrà un impatto tale da interessare anche i comuni vicini a Villafranca, come Povegliano Veronese, Castel d'Azzano, Mozzecane, Sommacampagna, Vigasio. E con i rappresentanti di questi territori, il sindaco di Villafranca Roberto Dall'Oca ha intenzione di organizzare un tavolo di confronto. Nel frattempo, la proposta di Tecnoinerti sarà valutata dai tecnici comunali, i quali dovranno necessariamente tenere conto degli aspetti ambientali e sanitari.
Per le opposizioni, invece, c'è poco da valutare. L'ex sindaco Mario Faccioli è convinto che la proposta sia da rifiutare perché il territorio di Villafranca, e Caluri in particolare, ha già sofferto in passato per la presenza di discariche, una delle quali è stata anche bonificata perché al suo interno erano stati conferiti rifiuti non conformi. E anche il Partito Democratico non vede ragioni valide per l'accoglimento del progetto della Tecnoinerti. «Il contributo di Villafranca e di tutto il territorio veronese al Piano dei rifiuti regionale è già altissimo, superando di gran lunga la media delle altre province venete - hanno evidenziato la consigliera regionale PD Anna Maria Bigon ed il segretario provinciale del PD veronese Franco Bonfante - E alla domanda del perché di una così alta concentrazione di discariche nel Veronese, tecnici e politici non hanno saputo dare una risposta chiara. Allora, alle richieste dei privati è necessario saper porre un limite, mettendo l'interesse della popolazione e del territorio davanti a tutto e a tutti. Il territorio veronese ha già dato e la nuova richiesta è irricevibile».

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