rotate-mobile
Attualità Centro storico / Via del Pontiere

Le reazioni alla mancata adunata nazionale degli alpini a Verona nel 2020

Deluso il sindaco Federico Sboarina: «Mai come per questa partita c'era stato un vero gioco di squadra. Non c'è altra città che possa permettersi di ospitare una adunata in Arena»

Mai come per questa partita c'era stato un vero gioco di squadra. Al di là delle appartenenze, la politica veronese si è schierata a testuggine con i nostri alpini per portare il raduno nazionale a Verona. Non c'è altra città che possa permettersi di ospitare una adunata in Arena.

Nelle parole del sindaco di Verona Federico Sboarina traspare tutta la delusione per la mancata scelta di Verona come città in cui svolgere l'adunata nazionale degli alpini nel 2020. Il consiglio nazionale dell'Ana (associazione nazionale alpini) ha deciso ieri, 10 novembre, che sarà Rimini ad ospitare l'adunata 2020 e per gli alpini veronesi è stata una vera e propria doccia gelata. Le Penne Nere scaligere si erano tanto impegnate per accogliere l'adunata nazionale a 30 anni esatti dall'ultima volta e a 100 anni dalla fondazione della sezione di Verona dell'Ana.

E alla delusione di Sboarina si sono aggiunti lo stupore e il rammarico del movimento Verona Domani, che «lavorerà fin da subito per riportare le Penne Nere il più presto possibile nella nostra città, cercando di capire cosa ha ritardato questo obiettivo». E anche l'assessore Marco Padovani ha dichiarato: «Non metteremo lo zaino a terra, continueremo ogni giorno a lavorare fianco a fianco delle Penne Nere veronesi».

Il presidente dell'Ana Verona Luciano Bertagnoli ha comunque assicurato che nel 2020, il centenario della sezione veronese sarà celebrato con entusiasmo.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Le reazioni alla mancata adunata nazionale degli alpini a Verona nel 2020

VeronaSera è in caricamento