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Martedì, 30 Aprile 2024
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Partito nuovo corso per medici di base. «Dal 2023 al 2025, 800 nuovi professionisti»

Al 18esimo corso formativo in medicina generale partecipano circa 218 medici che si diplomeranno nel 2026. L'assessore Lanzarin: «Sistema sanitario territoriale in sofferenza. I nuovi medici presidieranno il territorio ponendo al centro il paziente»

«Il ruolo di medico di medicina generale è fondamentale per la sanità, è una cerniera tra il territorio e gli ospedali. Un ruolo proiettato verso il futuro. È innegabile che in questo momento il nostro sistema sanitario territoriale sia in sofferenza, la pandemia ha stravolto un modello e mi rincuora che da questo corso e da quelli che si stanno concludendo, nel 2025, usciranno 800 nuovi professionisti che presidieranno il territorio, ponendo al centro il paziente». Così l'assessore alla sanità e alle politiche sociali della Regione Veneto ha aperto il 18esimo corso formativo in medicina generale, al quale parteciperanno circa 218 medici che si diplomeranno nel 2026.

CORSO MMG APERTURA LANZARIN

Il corso è organizzato dalla fondazione Scuola di Sanità Pubblica della Regione e si affianca ad altri tre corsi già attivati: il 15esimo che si concluderà a settembre 2023, con la consegna del diploma a 206 nuovi medici; il 16esimo che sta formando per il 2024 120 nuovi medici di famiglia; e il 17esimo da cui usciranno nel 2025 altri 260 diplomati; per un totale complessivo di 800 medici di medicina generale in tre anni.

Il corso è organizzato dalle Regioni, ha durata triennale, si compone di almeno 4.800 ore di cui 3.200 pratiche. Al termine del percorso formativo a seguito del superamento del colloquio finale viene rilasciato un diploma necessario per l’esercizio dell’attività di medico di medicina generale nell’ambito del servizio sanitario nazionale.

«La Regione Veneto ha voluto investire in formazione per consentire al sistema sanitario di contare su un numero adeguato di professionisti, preparati e pronti ad entrare nella rete - ha aggiunto Lanzarin - Abbiamo anche avviato in via sperimentale la frequenza in modalità "Formazione-Lavoro", un percorso che assicura anche in prospettiva futura una formazione di qualità per il professionista a beneficio dei pazienti tutti. Il Veneto è una regione che invecchia e la presa in carico delle fasce più deboli della popolazione diventa sempre più urgente. Ricordo che il 23% dei veneti ha oltre 65 anni e il 12% è ultrasettantenne. Un veneto su 3 ha almeno una esenzione per patologia, e il 69% degli ultrasessantacinquenni è esente per almeno una patologia cronica. In Veneto si stima poi che il 27% dei soggetti che hanno tra i 75 e gli 84 anni presenti una disabilità, percentuale che sale al 59% nella fascia degli ultra 85enni. Sono numeri che ci impongono un presidio costante e altamente professionalizzato nel territorio per consentire una presa in carico ottimale».

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