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Coronavirus, guarita la coppia cinese e nuova dimissione a Padova

I due turisti, marito e moglie, erano stati i primi due casi positivi al Covid-19. Mentre il paziente padovano è stato posto in isolamento a casa. E in Veneto 215 nuove assunzioni per fronteggiare l'emergenza

I primi due casi positivi al coronavirus in territorio italiano sono guariti. I due turisti cinesi, marito e moglie che nella loro visita in Italia erano passati anche da Verona soggiornando in un hotel del capoluogo, erano ricoverati allo Spallanzani di Roma dalla fine di gennaio ed hanno superato la malattia, anche se restano ancora in ospedale. L'assesso regionale alla sanità del Lazio Alessio D'Amato ha riferito ad Ansa che entrambi i pazienti risultano ora negativi al Covid-19 e il bollettino medico dello Spallanzani ha ufficialmente sciolto la prognosi sulla coppia, a 29 giorni dal ricovero. «La coppia è attualmente ricoverata in degenza ordinaria - si legge nel bollettino - La donna è in chiaro miglioramento, vigile e orientata e il marito prosegue con successo la riabilitazione».

E a questa buona notizia da Roma si aggiunge la buona notizia da Padova, dove oggi, 26 febbraio, è stato dimesso dall'ospedale il secondo paziente affetto da coronavirus. L'uomo fa parte del cluster di Vò Euganeo ed era risultato positiva al test il 22 febbraio scorso. Dopo la dimissione, il paziente è stato posto in isolamento a casa.
Ma, sempre da Padova, è stata confermata la notizia che il Covid-19 ha infettato anche una bambina di otto anni. Immediatamente sono stati prese tutte le necessarie misure preventive. Sulla base delle nuove disposizioni del Ministero della Salute, è stato disposto l'isolamento domiciliare fiduciario con sorveglianza attiva di tutti i contatti stretti della bimba, tra cui la classe da lei frequentata a scuola, gli insegnanti e il personale ausiliario e amministrativo. Inoltre, la scuola interessata dovrà rimanere chiusa fino al termine del periodo di incubazione della malattia e tutti i frequentanti dovranno essere informati sulla comparsa di eventuali sintomi.

Mentre a Treviso, dove si è registrato il secondo decesso in Veneto, sono stati resi noti i risultati dei trenta tamponi effettuati sulle persone venute a contatto con Luciana Mangiò, la 75enne deceduta con il Covid-19 in corpo. Diciotto i tamponi risultati negativi, 12 quelli positivi. Le positività si riferiscono a dieci operatori dell'ospedale Ca' Foncello (4 medici, 2 infermieri, 4 oss), alla badante dell'anziana e a un contatto stretto residente nello stesso condominio. Tutte le 12 persone positive (11 delle quali residenti nella Marca e una nel Bellunese) sono attualmente asintomatiche: per loro è scattato l’isolamento domiciliare con monitoraggio del servizio di igiene pubblica.
E per ridurre il numero di possibili contagi, la geriatria di Ca' Foncello, dove la 75enne era ricoverata per un grave scompenso cardiaco, non effettuerà nuovi ricoveri. Tutti i pazienti già ricoverati sono stati sottoposti a tampone e in reparto sono state bloccate, a scopo precauzionale, le visite dei parenti.

E per fronteggiare l'emergenza coronavirus, la Regione Veneto ha assunto a tempo indeterminato 100 infermieri professionali, 80 operatori sociosanitari, 20 assistenti sanitari, 10 tecnici e 5 autisti. In totale, 215 nuovi assunti che andranno a rinforzare gli organici delle varie Ulss.

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