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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Tracce di coronavirus nell'acqua delle fogne. «Utile per trovare focolai»

Lo studio di prossima pubblicazione è stato condotto a Roma e Milano dal gruppo guidato da Giuseppina La Rosa dell'Istituto Superiore di Sanità

Il materiale genetico del coronavirus può essere trovato nelle acque di scarico delle abitazioni. Ad indicarlo è uno studio di prossima pubblicazione, condotto a Roma e Milano dal gruppo guidato da Giuseppina La Rosa del reparto di qualità dell'acqua e salute del dipartimento ambiente e salute dell'Istituto Superiore di Sanità (Iss).
«Abbiamo selezionato e analizzato per la ricerca del virus un gruppo di otto campioni di acque di scarico raccolti dal 3 al 28 febbraio a Milano e dal 31 marzo al 2 aprile a Roma - ha spiegato La Rosa - In 2 campioni raccolti nella rete fognaria della zona occidentale e centro-orientale di Milano è stata confermata la presenza di rna del virus. Nel caso di Roma, lo stesso risultato positivo è stato riscontrato in tutti i campioni prelevati nell'area orientale della città».

Lo studio apre la strada ad un utilizzo dei campioni di acqua di scarico per individuare la presenza di eventuali focolai epidemici. «Il risultato rafforza le prospettive di usare il controllo delle acque in fognatura dei centri urbani come strumento non invasivo per rilevare precocemente la presenza di infezioni nella popolazione - ha specificato Luca Lucentini, direttore del reparto di qualità dell'acqua e salute dell'Iss - La sorveglianza potrà essere utilizzata per monitorare in modo indiretto la circolazione del virus ed evidenziare precocemente una sua eventuale ricomparsa, consentendo quindi di riconoscere e circoscrivere più rapidamente eventuali nuovi focolai epidemici. Una strategia che viene già usata per altri virus, come quello della polio. Aver trovato rna virale, che quindi non necessariamente rappresenta un virus infettivo, nelle acque di scarico è un risultato che non sorprende e non implica alcun rischio per la salute umana. Il ciclo idrico integrato, cioè il processo che comprende potabilizzazione delle acque e sistemi di fognatura e depurazione, è certamente sicuro e controllato rispetto alla diffusione del virus responsabile di Covid-19, come anche di altri patogeni».

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