rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Attualità Centro storico / Piazza Bra

Fumetti su Ramelli regalati alle scuole, «Lesa la libertà d'insegnamento»

Per il Coordinamento Scuola Verona, l'iniziativa del Comune di donare il volume a tutte le scuole superiori della città è sbagliata «dal punto di vista educativo»

Il Coordinamento Scuola Verona ha invitato tutti i docenti e i dirigenti scolastici veronesi a restituire il fumetti intitolati «Sergio Ramelli. Quando uccidere un fascista non era reato», regalati dal Comune di Verona alle scuole superiori della città. L'opera è edita da Ferrogallico, casa editrice vicina ad idee di estrema destra, e tratta dell'assassinio di un giovanissimo attivista di destra, avvenuto nel 1975 per mano di militanti della fazione politica opposta.
Per il Coordinamento, l'iniziativa del Comune è sbagliata «dal punto di vista educativo» e lesiva «della libertà d'insegnamento».

Non spetta all'amministrazione comunale decidere quali libri debbano essere custoditi nelle biblioteche scolastiche - scrive il Coordinamento Scuola Verona - Chi detiene il potere politico non dovrebbe interferire col lavoro e con le scelte culturali dei docenti, inviando a studenti in formazione testi che contengono interpretazioni storiche precostituite.
A ciò si aggiunga che il testo in questione tratta di un periodo caldo, controverso, complesso e non pacificato della storia italiana, caratterizzato da eccessi di violenza e di morti. Un periodo che va studiato con serietà e approfondimento, non decontestualizzando singoli episodi per farne occasioni di rivalsa o di letture parziali degli eventi.
La storia non deve essere utilizzata a seconda della convenienza politica, la ricerca storica è e deve essere oggetto di studio da parte di storici, che operano con rigore metodologico. La strumentalizzazione politica di un'interpretazione storica non favorisce né la libertà d'insegnamento né il senso critico.
Un dibattito culturale e politico è democratico se si fonda sulla pluralità e il rispetto, non su temi e interpretazioni precostituite.
La scuola non può e non deve diventare un luogo ad uso e consumo delle amministrazioni locali ma deve essere uno spazio di libertà di pensiero aperto al dibattito critico.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Fumetti su Ramelli regalati alle scuole, «Lesa la libertà d'insegnamento»

VeronaSera è in caricamento