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Giovedì, 25 Aprile 2024
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«Le bugie sull'immigrazione», polemiche sulla serata a Castelvecchio

I detrattori, tra cui anche i sindacati, dipingono il convegno come xenofobo. Per questo si chiede di ritirare la disponibilità della sala del circolo ufficiali

Ormai al giorno d'oggi, se si parla di famiglia si rischia di essere etichettati come omofobi, così come, se si vuole fare un convegno sull'immigrazione, si diventa automaticamente razzisti.

Il consigliere comunale di Verona Andrea Bacciga si è difeso in questo modo, con un post sulla sua pagina Facebook, alle polemiche nate in seguito all'organizzazione dell'evento «Le bugie sull'immigrazione», in programma domani, 4 ottobre, alle 21, nella sala conferenze del Circolo Ufficiali, a Castelvecchio.
I detrattori dipingono il convegno di domani come xenofobo, una serata in cui avrà spazio la propaganda di coloro che vogliono solo diffondere odio. E per questo che striderebbero il patrocinio offerto dal Comune di Verona e il contributo della Serit, azienda controllata da Amia, quindi da Agsm, quindi dal Comune di Verona.
E alla lista dei detrattori si sono aggiunti anche i sindacati di Verona. I segretari provinciali di Cgil, Cisl e Uil scrivono: «Ancora una volta il sindaco di Verona Federico Sboarina piega la sua figura istituzionale alle più retrive iniziative della destra estrema. Un atteggiamento, quello del sindaco, palesemente rinunciatario del ruolo di rappresentanza che dovrebbe invece tutelare: essere il sindaco di tutti i veronesi! Con l'aggravante che i soldi per questa iniziativa li mette Serit e quindi sono soldi pubblici, ovvero dei contribuenti». I sindacati ritengono deplorevole la decisione del sindaco di partecipare all'iniziativa, chiedono alla giunta di ritirare il patrocinio e, infine, contestano come improprio il finanziamento dell'iniziativa con risorse pubbliche.

E anche la scelta del luogo è al centro di una contestazione politica. «È inaccettabile che il circolo dia spazio a iniziative politiche dell'estrema destra sovranista - scrive il senatore veronese del Partito Democratico Vincenzo D'Arienzo - Cose del genere minano la terzietà delle forze armate. I militari non possono e non devono prestare il fianco ad un palcoscenico per sovranisti che propugnano teorie suprematiste. L'esatto contrario dei valori di tolleranza e solidarietà di cui Verona e l'Italia si nutrono da sempre e di cui le forze armate sono garanti. Auspico che venga ritirata la disponibilità dei locali». E la deputata veronese del Movimento 5 Stelle Francesca Businarolo aggiunge: «Sono sicura che in questo caso non è stato fatto nulla di sbagliato dal punto di vista delle procedure, anche se, come al solito e come già visto più volte a Verona, c’è una filiera che va da delle associazioni vicine all'estrema destra alle società partecipate del Comune, che sponsorizzano i loro eventi spesso e volentieri. Politicamente un gesto censurabile. Come, del resto, mi pare poco opportuna la scelta di concedere gli spazi per un'iniziativa politica estremamente divisiva».

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