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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Settimo centenario della morte di Dante, primo evento celebrativo a Verona

Si tratta di un convegno internazionale su «La Questio de aqua et terra», opera che il sommo poeta italiano presentò a Verona, nella chiesa di Sant’Elena, il 20 gennaio del 1320

Mostre, esposizioni, concerti, rassegne ed itinerari turistici. Verona parte per prima con gli eventi celebrativi del settimo centenario della morte di Dante. Con il convegno internazionale su «La Questio de aqua et terra», che il sommo poeta italiano presentò a Verona, nella chiesa di Sant’Elena, il 20 gennaio del 1320, si dà ufficialmente l’avvio alle numerose iniziative promosse in ambito locale dal Comitato scientifico Dante a Verona.

Con ampio anticipo rispetto al settembre 2020, data designata per l'apertura nazionale delle celebrazioni, che coinvolgono anche le altre due città dantesche Firenze e Ravenna, Verona entra nel vivo dei festeggiamenti con questo primo appuntamento. L’iniziativa è la prima realizzata dal comitato locale, organo voluto dal Comune che ha coinvolto 14 importanti partner culturali, per la realizzazione di un unico calendario di appuntamenti.

Due giornate d'incontri e confronti su «La Questio de aqua et terra», con il convegno internazionale in programma il 20 gennaio, alle 15, nel salone Arcidiacono Pacifico della Biblioteca Capitolare e, a seguire, il 21 gennaio, dalle 9, nella sala conferenze della chiesa di San Fermo Maggiore.
Inoltre, a 700 anni dalla sua prima discussione, la mattina del 20 gennaio, alle 11, nella chiesa di Sant’Elena, con ingresso da piazza Duomo, il regista e attore veronese Alessandro Anderloni effettuerà la lettura integrale della «Questio» in traduzione italiana insieme ad alcune studentesse e studenti dell’ateneo scaligero e delle scuole secondarie di Verona. L’ingresso alla chiesa di Sant’Elena per assistere alla lettura della Questio è riservato ai partecipanti al convegno e agli studenti dell’università di Verona. Sono previsti alcuni posti per il pubblico prenotabili scrivendo all'indirizzo dell'associazione Le Falìe, partner organizzativo dell’iniziativa, lefalie@lefalie.it.

L'iniziativa è realizzata da Comune e Università di Verona in collaborazione con il Comune e con la University of Notre Dame, la Scuola Normale Superiore di Pisa e la Katholieke Universiteit Leuven.
Alla presentazione erano presenti l'assessore alla cultura di Verona Francesca Briani insieme alla direttrice dei Musei Civici Francesca Rossi. Presenti per l'Università il direttore del dipartimento di cultura e civiltà Arnaldo Soldani e la docente di storia dell'arte medievale Tiziana Franco, oltre a Roberto Mazzei, direttore dell’Archivio di Stato di Verona, fra i 14 componenti del Comitato scientifico veronese per Dante.

Abbiamo valuto creare il Comitato scientifico anche locale - ricorda l'assessore Briani - perché sono molte nella nostra città le realtà da tempo impegnate su Dante. Firenze e Ravenna non lo hanno fatto, ma per noi è uno strumento prezioso che dallo scorso ottobre è al lavoro e oggi offre sul territorio una manifestazione di alto livello per celebrare uno dei più importanti anniversari della letteratura italiana e mondiale. Questo prestigioso appuntamento dà ufficialmente il via a quest’ampia carrellata di eventi.
Il 20 gennaio del 1320 è per Verona una data-simbolo che, oltre a definire storicamente il legame di Dante con la città, è stata scelta come punto di partenza dei nostri festeggiamenti. Con il Comitato locale abbiamo cercato di mettere insieme le forze migliori per ottenere un programma di eventi straordinario, con iniziative di forte interesse culturale ma, anche, più popolari, per avvicinare meglio l’intera comunità alla straordinaria figura di Dante.

La «Questio de aqua et terra» è l’unica opera organica di Dante Alighieri che esibisca una datazione topica e cronica: Verona, chiesa di Sant’Elena, 20 gennaio 1320. Il testo si presenta nella forma della classica questio disputata in cui un magister universitario espone la propria tesi rispondendo e confutando di volta in volta le obiezioni degli avversari: Dante affronta il tema dell'emersione delle terre rispetto alla sfera dell'acqua che secondo la fisica aristotelica diffusa all’epoca del poeta, doveva in linea teorica ricoprirle interamente.

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